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Cronaca Portanuova

Pescara Portanuova: strade senza collaudo e segnaletica nei nuovi comparti

Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato un nostro lettore riguardante i disagi che si vivono in alcune zone di Portanuova, in particolare nei nuovi comparti abitativi, dove inspiegabilmente ci sono ancora strade senza collaudo e segnaletica stradale

Spettabile Direttore,
Le scrivo per portare all'attenzione a chi di competenza , che a Pescara esistono ancora strade senza collaudo e segnaletica stradale nei nuovi comparti.
Le palazzine sono terminate da quasi quattro anni  con interdizione al traffico dei veicoli e conseguente protratto disagio per gli automobilisti, costretti a macinare più chilometri di quanti effettivamente sia necessario percorrere per raggiungere i nuovi insediamenti abitativi.

Spostarsi agevolmente da una parte all’altra della città è impossibile, senza parlare della segnaletica stradale quasi inesisistente per una circolazione in sicurezza per automobilisti e pedoni .

In  questi giorni sento tanto parlare di grandi opere realizzate es. il Ponte del mare, ma in periferia ci sono zone dove mancano persino i marciapiedi senza parlare della mancata pulizia delle strade.
 
Un esempio eclatante, è rappresentato dalla strada che attraversa le lottizzazioni denominate DEMETRA E COCEA dove esiste una rotatoria terminata da circa quattro anni, ma ancora recintata ed inutilizzabile, che dovrebbe consentire il passaggio tra via della Fornace Bizzarri e via Tirino.

Al privato ovvero l’impresa lottizzante spetta la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. Il collaudo è consequenziale alla consegna di tali opere e contempla una serie di operazioni, a iniziare dal riscontro della corretta esecuzione delle opere stesse (strade, parcheggi, marciapiedi, aree a verde, reti fognarie, impianti per la pubblica illuminazione, reti di
distribuzione delle ‘energia elettrica, gas metano, etc.) secondo le modalità previste nella convenzione. Senza la consegna delle opere non può essere programmato il collaudo.
 
La domanda nasce spontanea: cosa impedisce al Comune di effettuare i collaudi, visto che esistono gli atti di vendita e che risultano terminate le urbanizzazioni primarie che costituiscono condizione senza la quale non è possibile assegnare ai legittimi proprietari degli immobili l’autorizzazione ad abitare le rispettive abitazioni?
 
Gli addetti ai  lavori pubblici affermano di non poter predisporre i collaudi se non a conclusione e consegna delle opere. Le imprese sarebbero adempienti.

Dove sta la verità? L’unica cosa certa è che i lottizzanti hanno già corrisposto alle imprese quanto dovuto per gli oneri di urbanizzazione.

Giuseppe Caputo


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