Pescara, spaccio e ricatti a minorenni: due arresti
Avevano messo su un giro di spaccio e traffico di hashish, marijuana e cocaina fra i giovani della "Pescara bene", arrivando a minacciarli in cambio di presunte grosse somme di denaro a loro dovute. In manette un vigile del fuoco ed un disoccupato
Gestivano una rete di spaccio di stupefacenti molto fiorente, con clienti minorenni e giovani della "Pescara Bene". Ma oltre alla vendita di droga, minacciavano ed estorcevano denaro ai loro stessi clienti, ai quali in alcuni casi chiedevano di tenere in custodia hashish, marijuana e cocaina.
Due le persone finite nel mirino della Squadra Mobile di Pescara: Massimo Camplone 31 anni vigile del fuoco in servizio a Pescara e Fabrizio Tonelli, 30enne attualmente ancora ricercato. L'accusa è spaccio di stupefacenti ed estorsione.
Le indagini partono dopo che la madre di uno dei ragazzi clienti dei due e vittima di episodi di estorsione, denuncia l'accaduto agli inquirenti. La donna e la famiglia da due anni vivevano in un vero incubo: gli spacciatori chiedevano loro infatti 5.000 euro come risarcimento per una partita di marijuana che il ragazzo aveva tenuto in custodia e che poi sarebbe stata rubata. Grazie alle intercettazioni, la Polizia ha poi scoperto il giro fiorente di spaccio, con diversi ragazzi minorenni e giovani clienti della coppia che oltre ad acquistare piccole dosi per uso personale, a loro volta si occupavano di custodire droga o smerciarla ad altri amici.
Storie di fatte di paura ed intimidazioni, con la madre di un ragazzo che è arrivata addrittura a prostituirsi pur di pagare i debiti richiesti dagli aguzzini del figlio, o genitori che hanno acceso finanziamenti per saldare il conto.
Particolarmente inquietante, sottolinea il dirigente della Mobile dott. Muriana, il fatto che i due trentenni sono incensurati e insospettabili, soprattutto il vigile del fuoco che lavora presso il Comando di Pescara. Tonelli attualmente si trova all'estero e non è ancora stato arrestato.
