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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Pescara, ricatti a luci rosse a clienti di prostitute: tre arresti

Tre persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile con l'accusa di rapina, estorsione, violazione di domicilio, truffa aggravata. Hanno infatti filmato e ricattato alcuni clienti spacciandosi per poliziotti

Tre persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile con l'accusa di rapina, estorsione, violazione di domicilio, truffa aggravata.

I tre infatti, con ruoli e modalità diverse, hanno minacciato ed estorto denaro ad alcuni clienti di prostitute, filmati e ricattati.

In manette sono finiti P.R, classe 1973, residente a Pescara ma originaria del foggiano, S.S., indiano, classe 1983 clandestino, e N.A., classe 1986, residente a San Benedetto. Per i primi due è scattata la custodia cautelare in carcere, per il terzo gli arresti domiciliari.

Le indagini partono quando a fine novembre un avvocato pescarese riferisce alla Squadra Mobile di Pescara di essere stato vittima di un ricatto da parte della donna e dell'indiano, che, per estorcergli denaro, lo avevano falsamente accusato di violenza sessuale. Avevano anche inviato un biglietto minatorio nella cassetta delle lettere della vittima.

A quel punto è scattata un'attività di intercettazione telefonica sulle utente della coppia, scoprendo che erano abitualmente dediti all'estorsione.

E' stato accertato anche un altro episodio delittuoso ai danni di un altro cliente, durante il quale l'indiano ha finto di essere un poliziotto e durante un simulato controllo nell'appartamento ha sorpreso l'uomo con la donna, minacciandolo di comminargli una grossa multa. L'uomo ha poi pagato 70 euro.

Il giorno dopo la coppia, assieme a N.A., ha tentato di estorcere denaro a tre giovani prostitute e a un cliente assieme alla complicità di N.A, fingendo ancora una volta un falso controllo di Polizia nell'appartamento delle ragazze a Francavilla. Gli indagati si sono anche appropriati dei documenti di identità dei presenti, che però hanno sporto denuncia in Questura.

A dicembre, infine, hanno indotto un imprenditore locale a pagare 2000 euro minacciandolo per un presunto rapporto sessuale con una minorenne, dopo che l'indiano si era finto poliziotto e simulava un controllo nell'appartamento della foggiana, dove la vittima aveva avuto un incontro con una donna cubana sfruttata dalla coppia, che fra l'altro non era minorenne.

Durante la perquisizione sono stati trovati alcuni video degli incontri delle due prostitute, ovvero dell'arrestata e della cubana.

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