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Pescara, Casapound dice no ai parcheggi sotterranei della riviera

Casapound Pescara dice no al progetto dei parcheggi sotterranei lungo la riviera nord, in particolare a Piazza Primo Maggio e nella zona della Madonnina. "Spesa enorme, diminuzione della qualità della vita"

Casapound Pescara dice no al progetto dei parcheggi sotterranei lungo la riviera nord, in particolare a Piazza Primo Maggio e nella zona della Madonnina.

"Il piano triennale approvato dalla Giunta prevede la costruzione di otto nuove aree di sosta per risolvere il problema annoso della mancanza di posti auto in città ma siamo convinti che bastino gli altri siti prescelti, soprattutto quello dell’enorme area di risulta della Stazione senza che si spendano ben 27 milioni di euro per scavare sulla riviera.

La realizzazione di queste due opere sotterranee non comporta solo un costo enorme nonostante si parli di finanza di progetto, ovvero di privati che realizzerebbero le opere per poi averle in concessione ma anche un peggioramento della qualità della vita dei residenti  dovuto all’incremento di traffico che comprometterebbe ulteriormente la viabilità cittadina

La soluzione c’è: si chiama parcheggio multipiano da realizzare nell’area compresa tra via Pisa e via Teramo. Una struttura dotata di tetto fotovoltaico e pareti verdi verticali in grado di essere energeticamente autonoma e rispettosa dell’ambiente con l’abbattimento dei gas di scarico grazie alle piante in grado di assorbire l’anidride carbonica. Il costo del multipiano è di circa sei milioni di euro, dotato di tutte le green-tecnology, rispetto ai quindici milioni preventivati per un solo parcheggio sotterraneo.  

Inoltre, rimane da affrontare la questione della cessione in conto patrimonio delle due aree sottostanti  le piazze alla Pescara Parcheggi srl di cui si resta in attesa di conoscere bilanci e relative spese. Se la società che gestisce la sosta dovesse fallire, i diritti sulle due piazze andrebbero completamente svenduti, a danno della città.

A beneficiare di queste costosissime opere sarebbero esclusivamente i privati con l’incubo sempre più reale di vedere la nostra bella città trasformarsi in un luogo di pochi privilegiati ecco perché chiediamo che tali servizi restino in mano esclusivamente pubblica visto che rappresentano uno dei pochi servizi in attivo e una vera e propria cassa continua per il Comune."

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