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Nasce il tavolo dei sindaci dell'area vestina per salvare l'ospedale di Penne

L'incontro è avvenuto nella sala consiliare di Penne. L'obiettivo è tenere alta l'attenzione sul nosocomio vestino che rischia un ulteriore depotenziamento

Un tavolo con i sindaci dell'area vestina, guidato dal sindaco di Penne Semproni, per salvaguardare e tutelare l'ospedale "San Massimo". Si è svolta ieri la prima riunione convocata nella sala consiliare del comune di Penne, per discutere delle strategie da mettere in campo per evitare la chiusura ed un ulteriore declassamento del nosocomio. Presenti i sindaci del comprensorio ovvero di Collecorvino, Castiglione Messer Raimondo, Elice, Loreto Aprutino, Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Farindola, Villa Celiera, Picciano e Città Sant’Angelo.

PETTINARI: "DEGRADO INACCETTABILE ALL'OSPEDALE DI PENNE"

Nei prossimi giorni Semproni incontrerà il nuovo manager Asl di Pescara Ciampone, al quale consegnerà una relazione tecnica sulla situazione dell'ospedale. Sono infatti stati sbloccati i 12 milioni di euro per la ristrutturazione ed ammodernamento del nosocomio, ma nel corso degli anni reparti, posti letto e personale sono stati tagliati provocando un grave danno a tutta la comunità vestina.

"Ora, però, dobbiamo riempire la struttura di contenuti. Intanto, chiediamo con forza la deroga al DM 70 per ottenere l’ospedale di base con sede di pronto soccorso. Non c’è altra strada per avere una struttura sanitaria funzionante e operativa. E il governo nazionale e regionale devono ascoltarci: l’entroterra vestino senza i servizi, a partire dall’ospedale, e senza infrastrutture rischia di morire"

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