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Operazione Vestina: in libertà Di Norscia, Giancaterino e Petrucci

Sono tornati in libertà Rocco Petrucci, Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, tre dei cinque arrestati nell'ambito dell'Operazione Vestina. L'imprenditore Mazzetti resta ai domiciliari. Respinta la richiesta del sindaco di Farindola De Vico

Nei giorni scorsi, su decisione del Gip del Tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine, che ha accolto le istanze presentate dai legali dei tre indagati, sono tornati in libertà i due consiglieri comunali di Penne, Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, e l'ingegnere Rocco Petrucci.

La settimana scorsa erano finiti agli arresti nell'ambito dell'operazione Vestina relativa ad appalti e assunzioni pilotate.

Per Petrucci, comunque, il Gip Di Fine ha disposto l'obbligo di presentarsi alla pg di Penne.

Al sindaco di Farindola, Antonello De Vico, è stata respinta la rischiesta di assentarsi dal proprio domicilio per recarsi al lavoro nel suo ambulatorio medico.

Sono stati confermati i domiciliari ad Arezzo anche per l'imprenditore Daniele Mazzetti.

A Penne, intanto, il 6 maggio il consiglio comunale tornerà a riunirsi ad una decina di giorni dall'Operazione Vestina. All'ordine del giorno il bilancio di previsione 2010.

Nel corso della seduta ci sarà la sostituzione dei due consiglieri comunali di opposizione Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, dimessisi dopo essere stati indagati e posti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti e le assunzioni pilotate nell'area Vestina.

Al loro posto entreranno Gabriele Frisa (Rifondazione comunista) e Maurizio Biferi (Comunisti Italiani).

Anche l'ex vicesindaco Andrea Marrone, che non è indagato, sembra intenzionato a lasciare. Al suo posto entrerà Fernando Cutilli, di Rifondazione comunista.

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