Omicidio Pescara Nicola Bucco: la vittima conosceva l'assassino
Nicola Bucco conosceva il suo assassino, o comunque lo ha fatto entrare volontariamente in casa. Non ci sono infatti segni di effrazione nè sulla porta nè sulle finestre
Porta socchiusa, una pentola a bollire sul fuoco, nessun segno di effrazione.
Tutti i primi indizi raccolti dalla Polizia nella casa di via Leopardi dove ieri sera è stato trovato il cadavere di Nicola Bucco, 53enne ucciso a coltellate, lasciano intuire che la vittima conoscesse il proprio assassino. O che comunque lo ha fatto entrare volontariamente in casa.
Le indagini sono aperte a tutto campo, fanno sapere gli inquirenti, anche se è evidente che l'attenzione si sta concentrando sul passato di Bucci che, lo ricordiamo, era stato arrestato nel 2004 quando era in auto con un amico che trasportava della droga e che fuggì ad un posto di blocco. e nel 2008 quando assieme ad altre persone aveva rubato i dati delle carte di credito di diverse persone.
D'altronde, proprio ieri davanti al palazzo dove abitava Bucci, qualcuno ha gridato: "Lo hanno ucciso gli albanesi". Una frase carica del dolore del momento ma che probabilmente potrebbe nascondere parecchie verità sulla triste fine della vittima.