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Cronaca

Omicidio Jennifer Sterlecchini: la versione dell'assassino Davide Troilo

Il 32enne ascensorista dopo aver massacrato la compagna ha tentato il suicidio ma si è procurato solo ferite lievi. Piantonato dai carabinieri in ospedale, ha parlato di una lite scoppiata per un tablet

Jennifer uccisa per un tablet conteso? E' questa sostanzialmente la versione dei fatti fornita a caldo da Davide Troilo, il 32enne ascensorista che nel primo pomeriggio di oggi ha ucciso a coltellate la compagna che lo aveva appena lasciato ed era tornata nell'abitazione dell'uomo per riprendere le sue cose.

Davide dopo il raptus omicida ha tentato il suicidio con lo stesso coltello utilizzato per il femminicidio, ma si è procurato solo ferite lievi con una prognosi di circa 15 giorni. Piantonato in ospedale dai carabinieri, ha fornito una versione differente rispetto a quella ricostruita dagli inquirenti appena arrivati sul luogo del delitto ed in parte già confermata dai primi rilievi dei Ris di Roma.

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Secondo il 32enne, la lite sarebbe scoppiata per un tablet conteso, ed entrambi si sarebbero armati di coltello. Durante la colluttazione la ragazza avrebbe avuto la peggio e sarebbe morta per le ferite riportate. Ma in base ai riscontri dei Ris, che per ora hanno effettuato delle perizie e che probabilmente torneranno nell'abitazione di Troilo, nessun altro coltello, oltre a quello trovato sporco del sangue di Jennifer, è stato utilizzato durante l'omicidio.

Omicidio Jennifer Sterlecchini

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