Omicidio Antonio Bevilacqua: il killer ha un nome, è caccia all'uomo
Ha 46 anni e di mestiere fa il pizzaiolo l'uomo che avrebbe ucciso con un colpo di fucile sabato notte il 21enne di etnia rom in un pub di Montesilvano. Perquisita l'abitazione, avrebbe le ore contate
Ha un volto ed un nome (per ora tenuto riservato dagli inquirenti) il killer del 21enne Antonio Bevilacqua ucciso sabato notte in un pub in via Verrotti a Montesilvano con un colpo di fucile. Si tratta di un 46enne residente nella zona, che di mestiere fa il pizzaiolo. I carabinieri, che conducono le indagini sul delitto, hanno già fatto irruzione nella sua abitazione per una perquisizione ma l'uomo è attualmente irreperibile, in fuga dopo aver capito che aveva le ore contate.
Omicidio a Montesilvano: le indagini
Decisive le testimonianze dei presenti al momento dell'omicidio: il movente sarebbe riconducibile ad un diverbio avuto con il 21enne poche ore prima che avrebbe fatto scattare il raptus di follia che ha portato l'assassino ad agire con freddezza e lucidità, indossando un passamontagna ed un fucile. Particolari che fin dall'inizio lasciavano pensare ad un regolamento di conti nella criminalità locale, considerando che Bevilacqua ha piccoli precedenti penali ed il padre è in carcere per una condanna di 26 anni per omicidio e per altri reati.
Omicidio Antonio Bevilacqua: la svolta
Fondamentale a quanto pare la testimonianza di un pregiudicato 58enne presente al momento dell'omicidio, che ha fornito particolari importanti e cruciali, come quello del gesto e della parola a lui sussurrata sottovoce dall'assassino proprio pochi secondi prima di sparare, probabilmente per avvisarlo di uscire perchè si stava per consumare un delitto. Ma la sua presenza non è sfuggita all'occhio delle telecamere e soprattutto dei carabinieri che lo hanno interrogato a lungo per farsi raccontare cosa era realmente accaduto l'altra notte, quando Montesilvano è stata scossa dal terribile omicidio.
MONTESILVANO, 21ENNE UCCISO A FUCILATE
