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Cronaca

A processo i tre indagati per l'agguato della strada parco in cui morì l'architetto Albi: il processo in corte d'Assise

Si terrà a Chieti il processo a carico di Cosimo Nobile, Maurizio Longo e Nicola Ursino presunti autore, fiancheggiatore e mandante dell'agguato avvenuto il primo agosto 2022 sulla strada parco in cui Albi morì e l'ex calciatore Cavallito fu gravemente ferito. Lo ha deciso il gup (giudice delle indagini preliminari) di Pescara Marino che ha deciso anche di affidare la perizia sulle intercettazioni

Rinvio a giudizio per tutti e tre gli indagati per l'omicidio dell'architetto Walter Albi e per il ferimento dell'ex calciatore Luca Cavallito: il processo a carico del presunto autore dell'agguato Cosimo Nobile (detto Mimmo), del presunto fiancheggiatore Maurizio Longo e del presunto mandante Natale Ursino, si terrà in corte d'assise a Chieti con la prima udienza fissata per il 29 marzo.

A deciderlo, come riportato dall'agenzia Ansa, è stato il gup (giudice udienza preliminare) Francesco Marino che ha accolto, come riferisce Massimo Galasso, legale di Nobile “di affidare la perizia sulle tante intercettazioni così come da noi richiesto”, dichiara esprimendo soddisfazione per la decisione del giudice.

Era il primo agosto 2022 quando nel bar della strada parco dove seduti a uno dei tavoli c'erano Albi e Cavallito, un uomo armato di pistola e con il volto coperto dal casco integrale, fece fuoco uccidendo con quella che aveva le sembianze di una vera e propria esecuzione, l'architetto 66enne ferendo gravemente Cavallito arrivato in ospedale in condizioni disperate.

Proprio alcune rivelazioni fatte dall'uomo sopravvissuto all'agguato sono parte dell'impianto accusatorio costituito quindi da materiale probatorio e la sua testimonianza.

Secondo quanto emerso dalle indagini a ordinare l'agguato sarebbe stato Natale Ursino, componente di una famiglia calabrese della 'Ndrangheta. Una punizione alla base della quale ci sarebbe l'impegno preso e non mantenuto di trasportare un grosso quantitativo di cocaina dal sud America via mare. La pistola utilizzata sarebbe tra l'altro quella rubata a una guardia giurata nella rapina avvenuta solo qualche giorno prima al Centro agroalimentare di Cepagatti la cui sentenza è attesa per il 6 febbraio.

All'udienza svoltasi al tribunale di Pescara in merito all'agguato della strada parco era presente il pool di magistrati che ha coordinato le indagini, il procuratore capo Giuseppe Bellelli, il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e il pm Andrea Di Giovanni.

“Abbiamo chiesto, come da prassi, il non luogo a procedere per Cosimo Nobile - ha detto l'avvocato Galasso Massimo Galasso -, ma contiamo di dimostrare l'assoluta estraneità dai fatti in corte d'Assise. Intanto siamo soddisfatti della decisione, da parte del gup, di affidare la perizia sulle tante intercettazioni, così come da noi richiesto”.

“Il fatto che non siano state ordinate misure cautelari per il mio assistito - ha aggiunto il legale di Longo, Giancarlo De Marco - la dice lunga sul suo coinvolgimento in questa vicenda, siamo certi di poter ottenere l'assoluzione in corte d'Assise”.

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