E' finito agli arresti domiciliari Luigi Chiarieri, il medico 51enne accusato di aver investito ed ucciso Caterina Micucci sabato scorso in via del Circuito.

E' stata dunque accettata dal Tribunale di Pescara la richiesta di misura cautelare proposta dalla Polizia Stradale che qualche giorno fa era risalita all'identità dell'uomo dopo la segnalazione di un'auto che riportava danni compatibili con l'incidente.

Secondo l'accusa, in base ad una testimonianza oculare, l'uomo dopo aver investito la vittima si sarebbe fermato per poi praticare un massaggio cardiaco alla donna, ma si sarebbe allontanato appena sul posto è giunta l'ambulanza del 118.

Il personale del 118 sostiene di aver chiesto all'uomo di scansarsi e quindi confema la tesi difensiva che Chiarieri non si è allontanato all'arrivo dei sanitari ma è stato fatto allontanate. Secondo il personale, non si sarebbe qualificato come medico, ipotesi confermata anche da altri testimoni.

Intanto l'avvocato Marco Pellegrini, legale della famiglia della Micucci, chiede rispetto e soprattutto attenzione a non fare processi mediatici che esulino dalle aule giudiziarie.

Auto pirata Caterina Micucci Pescara

La famiglia, in una nota diffusa dal legale, ringrazia le Forze dell'Ordine per l'impegno profuso "al fine dell'accertamento della verità, i mezzi di informazione "per la puntualità, l'ampiezza della copertura garantita alla vicenda e per la sensibilità dimostrata nell'affrontare un evento così tragico", oltre a quei privati cittadini che "hanno dato un notevole contributo con alto senso civico e solidarietà umana".

Chiarieri invece è difeso dall'avvocato Milia, che concentrerà la sua tesi difensiva proprio sul fatto che il medico si sarebbe fermato per i soccorsi e rimasto sul posto fino all'arrivo del 118.