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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La vicepresidente dell'europarlamento Picierno lancia Di Marco per le elezioni regionali: "Servono persone giuste e di fiducia"

Nella sala consiliare del Comune di Montesilvano si è tenuto l'incontro sul tema dell'Europa per le città alla presenza del candidato alle elezioni regionali Antonio Di Marco sostenuto dalla vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno

Un incontro e un confronto per discutere del cruciale tema dell'Europa per le città e per lanciare la candidatura alle elezioni regionali di Antonio Di Marco, ex presidente della Provincia di Pescara, che correrà per Luciano D'Amico presidente.Si è tenuto nella sala consiliare di Montesilvano giovedì 15 febbraio l'appuntamento "L'Europa per le città". Presente anche la vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, oltre al consigliere comunale di Pescara del Partito Democratico Marco Presutti che ha moderato l'incontro, al parlamentare del Pd Luciano D'Alfonso, alla consigliera comunale di Pescara del Partito Democratico Stefania Catalano, a Enzo Fidanza amministratore comunale di Montesilvano, a Gianni Chiacchia consigliere provinciale e all'architetto Lelio Oriano Di Zio.

Presutti, nell'aprire l'incontro, ha evidenziato come sia un momento cruciale per le realtà locali che devono gestire l'interazione e la collaborazione con le istituzioni europee, considerando anche la grande mole di risorse economiche arrivate proprio alle città italiane e abruzzesi dal Pnrr. Fondi che, secondo Presutti, nel territorio pescarese non sono stati gestiti fino ad ora nel migliore dei modi e che spesso non hanno fatto da volano per avere una visione più aperta e verso l'Europa dei nostri territori, non solo per migliorare la qualità della vita dei cittadini ma anche per diventare moderne, sostenibili e più competitive:

"La questione della fusione delle tre città per dare vita alla Nuova Pescara dev'essere al centro del dibattito proprio nell'ambito di una visione del futuro che la collochi in un'Europa che sta cambiando, che si evolve. Abbiamo voluto chiamare quest'incontro "L'Europa per le città" durante una campagna elettorale importante per l'Abruzzo. E proprio in Abruzzo abbiamo notato, con l'attuale amministrazione, una mancanza di centralità nel fare da raccordo proprio fra i territori e le amministrazioni locali e le istituzioni europee."

La consigliera comunale Catalano:

"Siamo qui per parlare di cosa significa davvero Comune, Provincia, Regione ed Europa. Una relazione reciproca fondamentale: abbiamo visto un proliferare di fondi arrivati soprattutto dal Pnrr, che hanno interessato tutti gli ambiti amministrativi, istituzionali e sociali. Qui, però dalla giunta regionale a quelle comunali governate dal centrodestra, abbiamo visto usare male e senza un criterio e una visione generale questi fondi. La Nuova Pescara che sta nascendo, dev'essere un'occasione unica per gestire al meglio questi fondi. Eppure si sono visti tanti errori: a Pescara abbiamo visto abbattere alberi senza criterio, abbiamo visto realizzare un asilo nido in una posizione inutile e che ha visto sparire un parco di quartiere: abbiamo visto, sul fronte dei lavori pubblici, tanto asfalto a volte anche senza rispettare alcune norme. Serviva rendere le città vivibili, sostenibili, vicine alle persone in difficoltà e alle nuove generazioni e alle famiglie che oggi sono spesso in crisi".

Enzo Fidanza ha sottolineato come Pescara, Montesilvano e Spoltore ha spiegato che questa fusione rappresenta un'occasione unica per il territorio pescarese, per i cittadini e per le amministrazioni locali che avrebbero dovuto fin dall'inizio avere una visione unica, verso l'Europa, programmando l'utilizzo dei fondi e tutto il processo che porterà alla nascita della Nuova Pescara in questo senso. L'architetto Di Zio ha poi focalizzato il suo intervento sul concetto di bellezza in senso lato, bellezza come riscoperta e tutela delle peculiarità del territorio, soprattutto dei borghi storici e delle radici stesse delle città.

Il consigliere provinciale Chiacchia ha aggiunto:

"Sono quattro i punti centrali in un incontro che parla di Europa e città: urbanizzate, giovani, interconnesse e surriscaldate. I dati riguardanti la popolazione pescarese sul territorio sono eloquenti: vi è stato uno spostamento importante di persone dall'entroterra alle città, stravolgendo anche nel corso dei decenni l'urbanizzazione del territorio. Cento anni fa 2 persone su 10 vivevano in città e 8 in campagna. Ora questo rapporto si è completamente ribaltato e la provincia di Pescara ha visto una crescita di circa 18 mila abitanti: 13 mila di questi sono venuti a Montesilvano, il resto fondamentalmente a Pescara. Sono numeri fondamentali che vanno presi in considerazione, e che devono vedere una visione nuova, ampia, senza campanilismi locali e capricci che possono danneggiare il territorio. La nuova città che nasce di dimensione europea, non può prescindere da una visione che deve tenere conto di un nuovo modo di pensare, dalle istituzioni ai cittadini nella vita quotidiana. Dobbiamo pensare a una grande città non isolata, ma collocata in una provincia con territori e realtà connesse da valorizzare".

Antonio Di Marco:

"Dobbiamo immaginare una regione che abbia un programma di valorizzazione e potenziamento turistico partendo dalla ricerca della storia, delle tradizioni a partire dai nostri centri storici da collegare con i grandi centri urbani. Mi sono candidato al consiglio regionale perchè voglio mettere a disposizione la mia esperienza come sindaco di un piccolo borgo e come presidente della Provincia per ripartire nel dialogo con la Regione e con l'Europa. Mi sono impegnato proprio qui a Montesilvano per l'importante progetto dei tre ponti sul Saline, avviato come idea progettuale da Luciano D'Alfonso come presidente della Provincia e che abbiamo reso concreto decongestionando di fatto il traffico in tutta l'area. Lo Stella Maris finanziato da me come presidente della Provincia e D'Alfonso come presidente della Regione. A noi tocca sapere cosa serve in queste aree, per pianificare con la Regione investimenti importanti. Una città come Montesilvano sembra che qui trovi tutto, ma in realtà questa città che si appresta a fondersi con Pescara deve rivedere prima di tutto la viabilità, diventata critica, per evitare a chi ci abita e a chi vi transita di avere problemi e limitazioni negli spostamenti. Un pensiero che deve guardare a una gestione del futuro economico del territorio organizzando il pensiero infrastrutturale. Mi sono trovato ad essere presidente della Provincia nel momento peggiore per questo tipo di ente, con momenti difficili. Ora dobbiamo mettere in gioco e in sinergia le figure: è mancato in questi anni il rapporto fra chi governa la Regione adesso e i territori. Riscoprire quel dialogo che proprio l'ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso aveva avviato costantemente con i rappresentanti locali per capire le esigenze e gli investimenti strategici da fare. Ora dobbiamo proprio individuare gli amministratori che sapranno connettere la Regione ai presidi locali, concreti, e non di sola amicizia politica ma con un pensiero tecnico e capace per ridare fiducia agli amministratori. A Montesilvano infine il turismo dev'essere rilanciato anche dal punto di vista dell'ente pubblico. Qui il turismo è frutto dell'investimento privato, noi dovremmo accompagnare di più come ente comunale e provinciale proprio lo sviluppo strategico non solo della costa ma anche delle aree interne perchè vi è un rapporto naturale fra questi due tipi di realtà"

La vicepresidente Picierno ha aggiunto:

"Siamo in una Regione che negli ultimi anni è stata governata da chi ha dimenticato le esigenze, le richieste, le necessità e le potenzialità del territorio, dei cittadini per dare spazio solo a rapporti strettamente di interesse politico soprattutto con il governo Meloni. L'Abruzzo merita di più e merita una classe dirigente giusta, capace e soprattutto che rappresenti realmente la sua popolazione. Amministratori di fiducia per tutti i cittadini, che siano conosciuti e che gli stessi possano quasi incontrare per strada ogni giorno e interpellare direttamente in caso di problemi più o meno grandi. Proprio per questo le città devono diventare luoghi governati da amministratori che con passione difendono le proprie radici ma capaci anche di guardare oltre l'orizzonte regionale e nazionale, e cogliere quell'opportunità straordinaria che è l'Europa con tutte le sue istituzioni, creando un ponte che permetta uno sviluppo nuovo, sostenibile e a misura di cittadino che è necessario e indispensabile per il nostro futuro e per il futuro delle nuove generazioni".

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