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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Da bullo a “angelo” dei bambini: la storia di Pietro e la sua cooperativa sociale di Montesilvano

Pietro Cammarata ha raccontato la sua storia all'Ansa. Da piccolo un "diavoletto sorridente", oggi è il referente degli "Angeli sorridenti" con cui accoglie bambini e ragazzi di tutte le età sostenendoli nelle loro attività e aiutando così anche le famiglie spesso in difficoltà

Da piccolo era più un “diavoletto sorridente” sempre pronto a “fare casino e dare fastidio”, ma se nessuno quando era piccolo riusciva a incanalare la sua energia, sono diventati proprio i bambini a cambiarlo portandolo a diventare il referente e il motore da dieci anni della cooperativa sociale “Angeli Sorridenti” di Montesilvano con cui organizza assiste tanti ragazzi di tutte le età tra colonie estive e doposcuola in inverno.

Una storia di redenzione che ci racconta come le difficoltà della vita ci cambino sì, ma possono farlo in meglio. È quella di Pietro Cammarata e a raccontarla è l'agenzia Ansa.

“Sorridente? Si, ma di certo non ero un angelo da bambino”. Esordisce così nel raccontandosi. “Sono vedovo da sette anni – racconta -: ho cominciato questa attività quando mia moglie non stava bene, nonostante la sua condizione era lei a darmi la forza, ora non c'è più ma so che continua ad aiutarmi ogni giorno in questo percorso”.

Proprio l'innocenza dei bambini che pregiudizi non ne hanno e che dei mali del mondo non sono consapevoli, è stata per lui la chiave per intraprendere questa nuova missione. “A volte pretendo molto dai genitori, ma in realtà, a mia tutela, l'unico obbiettivo e la felicità del più piccolo. Se vedo un bambino isolarsi e stare solo istintivamente vado lì e cerco di far sì che socializzi con gli altri. È più forte di me”, spiega ancora Pietro.

“L'idea di 'Angeli Sorridenti' nasce dalle difficoltà che hanno le famiglie con i figli: io sono il primo, ho tre figli, per noi era problematico sistemare i bambini sia in estate che in inverno, e allora è nato questo progetto per dare un aiuto concreto a chi lavora – riprende -. Questo significa coprire tutta la giornata, anche nel periodo natalizio e pasquale: fin da subito il nostro orario garantiva un servizio attivo dalle 07.30 alle 19.30, conferendo così un successo già al primo anno con più di cento iscritti. Un grande passo è stato l'inserimento della mensa che garantisce sempre un buon pasto caldo ai bambini, e azzera difficoltà e tempi del preparare un pranzo a sacco. Nel tempo abbiamo cercato di migliorare l'offerta andando sempre più incontro alle esigenze quotidiane di ogni famiglia, fino ad arrivare all'abbonamento a ore. Avendo ore da gestire liberamente si permette al bambino un'estate senza vincoli, a 360 gradi – spiega ancora l'uomo -: il genitore e il bambino hanno così modo di scegliere quando alternare la colonia ad altro”.

Una cooperativa nata insieme a un parroco: “era la mia spalla, sempre pronto ad ascoltarmi e a darmi consigli, riuscendo a far emergere la mia parte migliore – ricorda -. Da bambino ero un 'diavoletto sorridente' più che un angelo, sempre pronto a far casino e a dar fastidio. Avendo anni di marachelle ed esperienza alle spalle, ormai mi basta uno sguardo per cogliere ogni monelleria. Purtroppo, da bambino nessuno ha saputo incanalare quell'energia che avevo, ed essendo sempre additato come il casinista tale sono diventato. Ad oggi – conclude Pietro - sento che la mia missione sia quella di custodire e far fiorire quel germoglio lucente nel cuore di ogni bambino”.

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