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La scuola "Berardinucci" aderisce al progetto sui diritti umani di Claudio Ferrante

Protagonisti i piccoli alunni delle classi quinte, autori di una prova empatica di grande valore educativo. Tutti in carrozzina e con gli occhi bendati per comprendere a fondo cos'è la disabilità. Una lezione di vita che lascia il segno

Educare i bambini al rispetto verso gli altri e far conoscere loro la disabilità. Una lezione di vita che lascia il segno ma che è altamente formativa. Le passeggiate empatiche con gli alunni delle scuole primarie proseguono senza sosta.

Stavolta, ad essere coinvolta, è stata la Direzione didattica statale di Montesilvano della "Berardinucci", con la partecipazione attiva delle classi quinte, sezioni A, B, C, e D. Presente a questa giornata speciale anche il sindaco De Martinis che si è soffermato con i docenti e con i responsabili dell'Ufficio Disabili del Comune che vede a capo Claudio Ferrante.

Proprio gli insegnanti hanno voluto sottolineare l'importanza del grande significato di questo esperimento. I bambini sono stati bendati e muniti di un bastone bianco, per poi essere accompagnati da Valentina Lanti, dell'Unione Italiana ciechi e ipovedenti, e dal cane guida Evelyn. L'altra prova consisteva nel seguire un percorso ben definito stando seduti sulle carrozzine offerte gentilmente dalla ditta Orthosan.

La psicologa Giulia Coppola, facente parte dell'Angsa Abruzzo, ha spiegato il significato delle emozioni vissute dai piccoli protagonisti. Il dirigente scolastico Roberto Chiavaroli ha voluto invece rimarcare l'aspetto motivazionale per inculcare agli studenti l'importanza dell'impegno civico. Il progetto si concluderà il prossimo 14 dicembre con tappa all'Itc Alessandrini.

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