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Pesca sportiva illegale al largo di Montesilvano, sequestrate 110 nasse

Questo il risultato di un controllo eseguito oggi, lunedì 15 aprile, dai militari per la ripresa della pesca dopo un lungo fermo delle vongolare

Centodieci nasse poste sotto sequestro dalla Guardia Costiera di Pescara al largo della costa di Montesilvano.
Questo il risultato di un controllo eseguito oggi, lunedì 15 aprile, dai militari per la ripresa della pesca dopo un lungo fermo delle vongolare.

Come fanno sapere dalla Guardia Costiera, «considerato però anche il tradizionale inizio dell’attività della piccola pesca e in particolare quella esercitata con gli attrezzi da posta, il Consorzio delle vongolare volontariamente ha deciso di pescare oltre 0.65 miglia nautiche dalla costa, così da non intralciare la pesca delle seppie che è iniziata il 15 marzo ma che in questo periodo di “primi caldi” ha il massimo dell’intensità. La normativa prevede al massimo 300 nasse per imbarcazione, ad una distanza oltre 300 metri dalla costa».

Ma l'attenzione dei militare viene rivolta anche alle reti da posta, che sono quelle utili a delimitare o a sbarrare spazi acquei allo scopo di ammagliare pesci, crostacei e molluschi che vi incappano. Esse si dividono in reti fisse e derivanti (ferrettara). Le prime sono ancorate al fondo del mare. Le seconde sono lasciate all’azione dei venti e delle correnti.

La Guardia Costiera ricorda come «tutti questi attrezzi, essendo lasciati in mare aperto, vanno correttamente segnalati sia per evitare di diventare un intralcio ai pescherecci che transitano nelle vicinanze e sia per essere esattamente identificati e riconducibili ai pescatori autorizzati. Infatti le targhette, chiaramente marcate ed Identificabili devono essere fatte di materiale non deteriorabile ed inalterabile e saldamente fissate all’attrezzo».

Il controllo eseguito questa mattina è stato svolto proprio allo scopo di prevenire questi illeciti, e durante un’attività di polizia marittima, controllando il litorale Nord di Montesilvano, l’unità navale Cp 561 ed il battello Gc 292s della Guardia Costiera, hanno intercettato numerosi segnali da pesca sportiva non conformi e vietati dalla normativa vigente. Per questa ragione sono state poste sotto sequestro 110 nasse a carico di persone da individuare.

«Si rammenta che la normativa vigente in materia di pesca sportiva prevede la possibilità di installare non più di due attrezzi per barca», sottolinea il direttore marittimo, capitano di vascello, Donato De Carolis, «oltre al fatto che gli stessi devono necessariamente riportare i previsti segnalamenti contraddisti dalla sigla Ps (pesca sportiva). Si raccomanda anche ai pescatori professionali il corretto rispetto delle norme, poiché i controlli continueranno».

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