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Lavori per il Jova Beach Party a Montesilvano: assolti il dirigente comunale Scorrano e un imprenditore

Oltre all'ex dirigente comunale responsabile dei lavori sul lungomare nel 2019, assolto anche l'imprenditore dell'azienda che realizzò gli interventi Alessio Perilli

Assolti perchè "il fatto non sussiste" l'ex dirigente comunale di Montesilvano Mauro Scorrano e l'imprenditore Alessio Perilli nell'ambito dell'inchiesta aperta per i lavori di adeguamento del lungomare di Montesilvano, nel 2019, per realizzare il Jova Beach Party. Come ha spiegato lo stesso Scorrano con un lungo post su Facebook, il giudice ha assolto con formula piena gli imputati che erano accusati di abuso paesaggistico in concorso. Il procedimento giudiziario venne avviato a seguito dell'esposto presentato da alcuni consiglieri di minoranza di Montesilvano che sosteneva come i lavori sarebbero stati avviati ed eseguiti senza le relative autorizzazioni delle autorità competenti in materia. Perilli è il titolare dell'azienda che eseguì gli interventi.

Scorrano ha commentato:

"Il fatto non sussiste", possono queste quattro semplici parole cancellare quattro anni di ansia e di stress per via di una denuncia completamente infondata basata su una ricostruzione distorta della realtà? Questo è stato il mio pensiero l'altra sera  in una fredda aula di tribunale mentre, con al mio fianco l'avvocato Luigi Peluso, ascoltavo la lettura delle sentenze. Dover rispondere del perchè ho progettato, appaltato e fatto eseguire dei lavori senza che io abbia rilasciato a me stesso una autorizzazione che non serviva per legge ed il soggetto competente a stabilire se questa fantomatica autorizzazione fosse necessaria, per legge, ero io.  A questo punto la domanda che potrebbe sorgere è: perchè il processo?
Perchè in italia esiste un principio che in molti (fortunatamente) ignorano, ed è l'obbligatorietà dell'azione penale, principio in base al quale, in presenza di una denuncia, la magistratura è obbligata a dover procedere anche in casi come questo e, purtroppo, a causa dell'enorme volume di denunce, i tempi della giustizia spesso diventano non proprio brevi.
La convinzione a cui sono giunto è che le quattro parole "il fatto non sussiste", sebbene restituiscano tranquillità e serenità alla vita familiare e lavorativa non potranno mai e poi mai cancellare gli effetti di una vicenda scatenata da una denuncia completamente infondata. Non potranno mai cancellare un procedimento disciplinare, anch'esso avviato a seguito di un obbligo di legge, che sebbene prontamente archiviato per insussistenza resterà per sempre nel mio fascicolo personale.

E no, non si tratta di una "banale" azione politica di contestazione di una scelta dell'amministrazione (magari rivolta verso un qualche assessore), perchè l'attività politica non si svolge all'interno delle aule di giustizia, ma dentro il consiglio comunale con mozioni, interrogazioni, proposte di emendamenti, ordini del giorno ed attraverso le prerogative di cui all'articolo 43 del Testo unico degli enti locali che, assumendo un ruolo politico, forse è il caso di studiare approfonditamente. In questo caso si tratta di un attacco diretto e personale, perchè in quell'aula di tribunale non è finito il Dirigente del settore tecnico del Comune di Montesilvano, ma la persona Marco Scorrano che, per difendersi, ha dovuto pagare personalmente professionisti e legali sottraendo risorse e serenità alla propria famiglia."

Anche l'ex assessore comunale Anthony Aliano ha commentato la sentenza di assoluzione:

"Un’opera di cui vado fiero, che ha abbellito il nostro territorio, che ha trasformato un normale tratto di costa in una cartolina speciale della nostra città, capace di ospitare un concerto passato alla storia (il Jova beach party), diventa ad un tratto, per un becero e indecente intento di distruzione della persona (ero io il vero obiettivo di indecifrabili personaggi della politica locale), un arma giudiziaria contro un dirigente, Marco Scorrano, serio, specchiato, capace e geniale, colpevole di aver condiviso con me una iniziativa meravigliosa, una delle poche di cui la città può vantarsi. Ora si faccia giustizia davvero, paghino per l’atteggiamento miserabile. Il ricorso alla magistratura per ritorsioni politiche è un atto meschino di cui a pagare le conseguenze sono solo gli uomini stupidi."

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