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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Riprendono gli incontri delle "sentinelle della civiltà" nelle scuole di Montesilvano per sensibilizzare i giovani sul tema della disabilità

L'associazione "Carrozzine Determinate" ha ripreso, con l'avvio del nuovo anno scolastico, le attività di sensibilizzazione degli studenti delle scuole di Montesilvano sulla questione delle barriere architettoniche

Riprendono le attività delle "sentinelle della civiltà" per il progetto dell'associazione Carrozzine Determinate. Lo ha fatto sapere il presidente Claudio Ferrante aggiungendo che con la riapertura delle scuole i primi a sedersi sui banchi delle “sentinelle”, il 18 settembre, sono stati i ragazzi delle sei terze della scuola secondaria di primo grado di Villa Verrocchio grazie alla colalborazione con la dirigente Enrica Romano e all’importante patrocinio della farmacia Valli della dottoressa Cinzia Valli di Montesilvano.

"Nell’aula magna della primaria di via Adda, i ragazzi hanno parlato di felicità, solidarietà, gentilezza e disabilità ed anche di come poter dare il loro contributo per rendere più inclusiva la loro classe, la loro scuola e tutta la società. A svolgere le attività di sensibilizzazione lòe sei classi prime dell’istituto tecnico Alessandrini di Montesilvano, sotto lo sguardo attento della dirigente Maria Teresa Di Donato che ha voluto inserire il progetto “sentinelle” nell’attività formativa e di accoglienza dei suoi nuovi iscritti. I ragazzi hanno messo in atto prove empatiche simulando difficoltà collegate a malattie come la sla e la tetraparesi riflettendo sull’importanza dei piccoli e naturali gesti che trasformano la qualità della vita in presenza di difficoltà. Sviluppare l’empatia è l’esercizio cui sono stati oggi sottoposti i ragazzi dell’Alessandrini, sperimentando le difficoltà che le barriere architettoniche creano nella quotidianità delle persone con disabilità, sedendosi in carrozzina e percorrendo le vie in prossimità della scuola."

Lunedì 25 settembre sarà il turno delle sei terze della scuola media di Villa Verrocchio che vivranno l’effetto delle barriere architettoniche sul diritto alla mobilità direttamente sul tracciato della strada parco.

"Un momento fortemente significativo del progetto, docenti e studenti si accorgono percorrendo pochissimi metri in carrozzina di quanto sia complesso muoversi in un mondo che non è ancora costruito secondo dettami dell’accessibilità universale."

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