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Rubano identità per ottenere un finanziamento, nei guai 2 uomini di Montesilvano e Cappelle sul Tavo

I carabinieri della Stazione di Gattatico hanno infatti denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale di Reggio Emilia un 51enne di Cappelle sul Tavo e un 73enne di Montesilvano

Truffa e sostituzione di persona. Queste le accuse delle quali dovranno rispondere due uomini, già noti alle forze dell'ordine, della provincia di Pescara.
I carabinieri della Stazione di Gattatico hanno infatti denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale di Reggio Emilia un 51enne di Cappelle sul Tavo e un 73enne di Montesilvano.

I due malviventi hanno rubato l'identità di una cittadino di 42 anni di Gattatico per accedere a finanziamenti.

Grazie a questa manovra sono riusciti a ottenere da una finanziaria, probabilmente attraverso utilizzo di documenti clonati, un prestito di oltre 3 mila euro che hanno utilizzato per dedicarsi all’e-commerce e acquistare costosi smartphone. Quando l’ignaro intestatario del finanziamento è stato sollecitato a pagare la prima rata scaduta ha scoperto ciò che suo malgrado gli era capitato. La finanziaria gli ha confermato il finanziamento acceso a suo nome.
Dopo essersi reso conto di essere rimasto vittima del classico furto d’identità l’uomo si è quindi rivolto ai militari dell'Arma denunciando l’accaduto. I carabinieri hanno quindi avviato le indagini e dopo una laboriosa e non semplice attività investigativa portata avanti per circa un anno sono riusciti a risalire ai reali beneficiari del finanziamento identificati nei due uomini di Montesilvano e Cappelle sul Tavo, non nuovi a tali tipi di attività illecite.

In base a quanto ricostruito dai carabinieri di Albinea la vittima, un 42enne abitante a Gattatico, nel mese di marzo dello scorso anno era stato contattato da una società del settore finanziario che gli sollecitava il pagamento della prima rata concernente un finanziamento che lo stesso risultava aver sottoscritto con la finanziaria. Al riguardo l’uomo aveva riferito all’operatrice di disconoscere l’operazione per poi, informandosi direttamente con la società finanziaria, scoprire che effettivamente a suo nome risultava essere stato acceso un finanziamento per oltre 3 mila euro utilizzato per acquistare smartphone sull’e-commerce. I carabinieri hanno appurato come il finanziamento fosse stato ottenuto attraverso il furto della sua identità con le generalità della vittima. Attraverso ulteriori accertamenti avuto riguardo alla carta prepagata collegata all’Iban dove era stato accreditato l’intero importo del finanziamento e alle utenze cellulari collegate agli smartphone acquistati online e ai luoghi di consegna degli stessi smartphone i militari dell'Arma hanno concentrato le attenzioni investigative sui 2 indagati pescaresi nei cui confronti sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa e sostituzione di persona e per questa ragione è scattata la denuncia.

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