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In arrivo a Montesilvano i fondi salva casa per i morosi che non pagano l'affitto

Si ha tempo fino al 10 gennaio per presentare domanda di ammissione ai fondi erogati dal Comune per un massimo di 8mila euro

L'amministrazione comunale di Montesilvano viene incontro alle persone che rischiano lo sfratto esecutivo.
Un fondo complessivo di circa 60mila euro servirà a colmare le rette mensili di affitto non pagate, purché il cittadino moroso dimostri l'impossibilità a saldare il debito per cause dovute alla perdita del posto di lavoro per licenziamento o al mancato rinnovo di contratti a termine.

Le altre giustificate motivazioni sono la cassa integrazione, malattie invalidanti e cause di forza maggiore che riducono notevolmente il reddito a disposizione.

Le domande, scaricabili sul sito https://www.aziendasociale.it, vanno presentate entro il 10 gennaio. I requisiti per essere ammessi alla graduatoria a punteggio sono i seguenti: essere in possesso della cittadinanza italiana, di un paese dell'Unione Europea, o nei casi di cittadini non appartenenti all'Ue di un regolare titolo di soggiorno con residenza nel Comune di Montesilvano.

Bisognerà inoltre dimostrare di essere titolari di un contratto di locazione su un’unità immobiliare a uso abitativo regolarmente registrato e residenti nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno. Partecipano al beneficio i destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida e i non titolari del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza, di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.

Necessari anche reddito Isee non superiore a 35mila euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26mila euro. Il contributo pro capite può raggiungere la soglia massima di 8mila euro, da destinare al proprietario dell'immobile disposto a stipulare un nuovo contratto di locazione, rinunciando contestualmente al provvedimento di sfratto.
Partono avvantaggiati i nuclei familiari che includono la presenza di una persona con invalidità accertata per almeno 74 per cento, di persone anziane ultra settantenni e di minori e persone in carico ai Servizi Sociali comunali e Ausl per l’attuazione di un progetto di assistenza individuale.

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