Montesilvano, degrado e mancanza di spazi a Villa Verrocchio
Nessuno spazio di aggregazione sociale e giovanile se si esclude la parrocchia di San Giovanni Bosco, e due strutture importanti come la Stella Maris e il centro sportivo Sporting nel degrado ed abbandono
Degrado nelle principali strutture di aggregazione del quartiere, e mancanza di spazi per la vita sociale e giovanile.
E' la denuncia che arriva dall'Associazione Famigile Numerose in merito alla situazione di Villa Verrocchio a Montesilvano che si focalizza soprattutto sulla Stella Maris ex colonia poi diventata centro per anziani, e sul centro sportivo Sporting.
"La colonia non c’è più, nonostante sulla Stella Maris si sia detto e scritto davvero tanto e ci siano stati diversi tentativi di far partire la ristrutturazione dell’immobile, con il solo risultato che al momento non siamo riusciti a capire che fine abbiano fatto le risorse messe a disposizione. Una storia molto simile si è vista per la Fondazione Falini, passata al Comune nel 1999 con l’impegno di farne una struttura per anziani che però, ad oggi, non si è vista, anche se dal 2013 tutti i suoi beni sono passati all’Azienda Speciale e da allora si parla di unas riqualificazione da attuare.
Quanto al centro sportivo, lo Sporting, dove molti di noi da ragazzi hanno nuotato e fatto ginnastica, la struttura c’è, ma è anch’essa in stato di abbandono. Nel senso che esiste solo lo scheletro dell’edificio con la scritta sulla porta appena leggibile." dichiara l'assocazione aggiungendo che ormai di fatto l'unico punto di aggregazione cittadina è la parrocchia di San Giovanni Bosco.
"Per questo, da residente non potevamo certo restare a guardare e chiediamo ora un cambiamento concreto. Sappiamo infatti che ora c’è una nuova amministrazione a Montesilvano e siamo convinti che sia un bene se i cittadini, anziché limitarsi alle lamentele, cercano di attivarsi per trovare soluzioni alle singole problematiche del nostro quartiere.
Proprio per questo chiediamo alle istituzioni coinvolte di fare in modo che tali spazi siano rivitalizzati e dati in uso a strutture del posto, facendo sì che un comitato di cittadini possa seguirne lo sviluppo e quello del quartiere in generale. Troppo spesso infatti lo stato di abbandono dei luoghi di cui abbiamo parlato è dovuto a lungaggini burocratiche che non si sono risolte, oppure inadempienze o carenze amministrative cui nessuno è riuscito a far fronte." conclude l'associazione invitando i cittadini a fare proposte concrete con progetti e idee per rilanciare il quartiere.
