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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Effetto Coronavirus, gira un film sulla peste nera e viene messo in isolamento preventivo

È la paradossale vicenda capitata a un attore italo-libico cresciuto a Montesilvano. Al suo rientro a Londra dal Veneto, dopo le riprese effettuate in Veneto, sono scattati i controlli sanitari e il conseguente drastico provvedimento

Qual è il colmo per un attore? Recitare in un cortometraggio che narra della peste nera nel periodo del Rinascimento, per poi ritrovarsi precauzionalmente in isolamento per paura del terribile contagio virale da Covid-19.
Sembra una barzelletta, ma in realtà è l'assurda storia che vede protagonista Mazen B. Srari, 25 anni, brillante interprete del film "The Heptameron", diretto da Nicholas Hulbert e prodotto dalla britannica Raunkiaer.

L'artista libico di origine italiana (la mamma Giamila è della Toscana), si è diplomato all'istituto Tito Acerbo di Pescara e ha vissuto per molti anni a Montesilvano, dove attualmente risiede tutta la sua famiglia.

Adesso vive da qualche anno a Londra, dove si è affermato sulle scene televisive e cinematografiche, e nello specifico è stato chiamato sul set per impersonare il ruolo di Filostrato. La pellicola, girata in Veneto in provincia di Vicenza nella magnifica villa Godi Malinverni, patrimonio Unesco del Palladio, si ricollega al celebre Decameron di Boccaccio, ambientato nella Firenze del 1300 infettata dalla pestilenza. Durante i cinque giorni di riprese, il cast ha alloggiato in un hotel di Malo, nel vicentino, considerata "zona rossa" potenzialmente pericolosa per il proliferare del Coronavirus. Dopo l'ultimo ciak, Mazen ha fatto rientro nella capitale inglese ma una volta atterrato all'aeroporto di Gatwick si è imbattuto nei rigidi controlli della Nhs, il sistema sanitario nazionale equivalente alla nostra Asl, che ha imposto all'attore proveniente dall'Italia di restare in isolamento per un periodo di 14 giorni, evitando contatti con il mondo esterno. Tutto questo senza aver contratto alcuna malattia contagiosa e senza sintomi influenzali apparenti.

«Oltre a me, anche altri 20 colleghi della produzione sono invitatati a rispettare questa misura restrittiva», dichiara Mazen B. Srari al nostro telefono, «e tutti noi stiamo vivendo questa situazione in maniera paradossale, se pensiamo al collegamento con la sceneggiatura. Una assurda coincidenza che ci vede nell'insolita veste di appestati anche nella vita reale. Personalmente vivrò queste due settimane di isolamento con molta serenità anche se ci tengo a precisare che si tratta di una scelta suggerita dai medici e non per forza obbligatoria. Anche qui a Londra la fobia collettiva si manifesta con assalti ai supermercati e persone che girano con le mascherine, soprattutto nel quartiere di Chinatown. Non appena ci sarà il ritorno alla normalità, tornerò a trovare i miei fratelli e i miei genitori a Montesilvano, nell'attesa che il film venga presentato nei vari festival del cinema internazionali».
Mazen, oltre a essere tra i personaggi protagonisti di "The Heptameron", è anche impegnato dietro la macchina da presa come assistente di produzione e in futuro questo progetto cinematografico sarà trasmesso anche sui canali Netflix in larga scala.

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