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Montesilvano, ai domiciliari i trans di via Isonzo autori della rapina di 7 mesi fa

Applicata la misura più lieve per le quattro prostitute colombiane autrici della rapina ai danni di un loro cliente. Una di loro è ancora latitante e un'altra sta per costituirsi

Aggiornamento 24 dicembre 2020 - “La sig.ra Brenda Camila Viuche, assistita dagli avv. Vito Pilolla e dall’avv. Lorenzo Melchiorre (Studio Legale Germano), entrambi del foro di Bari, giusta sentenza del 22.12.2020, emessa dal Gip del tribunale di Pescara, Ill.mo dott. Elio Bongrazio,  è stata assolta dai gravi reati di rapina e tentata estorsione a lei ascritti (dettagliatamente riportati nell’articolo), perché il fatto non sussiste,  ai sensi dell’art. 530, 2° co., c.p.p.. Il giudice, inoltre, ha dichiarato la perdita di efficacia della misura cautelare in atto, riservando il deposito delle motivazioni entro il 06.03.2021.”

L'articolo del 30 ottobre 2019

I carabinieri di Montesilvano e Giulianova hanno eseguito l'ordine di arresto per 4 transessuali della Colombia, come disposto dal giudice Sarandrea su richiesta del Pm Tommolini che ne chiedeva la carcerazione.

Due di loro sono già agli arresti domiciliari. Si tratta di Andres R. Pinedas, 40 anni, e Brenda Vinche, 25 anni, detta Camilla, nome questo utilizzato anche su alcuni siti di annunci.

Ed è proprio attraverso uno di questi canali di incontri che il 13 aprile scorso un uomo di Pineto riuscì a contattare la escort, concordando una prestazione sessuale nell'appartamento di lei in via Isonzo a Montesilvano.

Ma una volta raggiunta l'alcova la trattativa non andò a buon fine, causando un diverbio fra i due, con il coinvolgimento di altre 3 trans che vivevano nella stessa abitazione. Camilla pretendeva l'intera somma pattuita, mentre il cliente era intenzionato a sborsare soltanto la metà. Messo con le spalle al muro dalle 4 colombiane, l'uomo è stato rapinato di tutto il denaro che aveva con sé (450 euro) e del telefono cellulare che le estortrici promettevano di riconsegnare soltanto a saldo avvenuto. La vittima ha invece denunciato l'accaduto, raccontando in caserma ogni dettaglio della vicenda. Il provvedimento emesso è stato applicato di fatto soltanto alle due citate colombiane. Un'altra risulta infatti latitante, mentre la quarta, probabilmente consigliata dal legale di parte, è intenzionata a costituirsi spontaneamente.

Articolo aggiornato con la nota di rettifica del 24 dicembre 2020

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