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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nell'inchiesta nel Comune di Pescara indagato anche il presidente Sospiri

C'è anche il presidente del consiglio regionale abruzzese, Lorenzo Sospiri, tra gli indagati nell'ambito dell'indagine della guardia di finanza che ha portato all'arresto di 4 persone per gli appalti pubblici "truccati"

Tra gli altri provvedimenti del Gip del tribunale di Pescara, nell'ambito dell'indagine della guardia di finanza per gli appalti "truccati" nel Comune, ci sarebbe anche un avviso di garanzia per il presidente del consiglio regionale d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri.
L'accusa, nel suo caso, sarebbe per finanziamento illecito politico elettorale.

Sospiri è stato candidato alle elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento Italiano. 

Nella nota diffusa dalla guardia di finanza, nella quale si dà notizia dell'arresto del dirigente comunale del settore "Lavori Pubblci", Fabrizio Trisi, di un imprenditore e di due spacciatori di droga, si legge anche «tra i comportamenti del dirigente a favore dell'imprenditore edile vi è anche l'interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi Pnrr e indetta dal Comune, avente a oggetto l'affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell'asse attrezzato di Pescara e l'adeguamento dello svincolo della strada statale 714, gara nella quale è risultata prima classificata l'Ati costituita dalla suddetta società e da un'altra che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata».

Tra le ipotesi di reato anche l'ipotizzato turbamento, da parte di Trisi, in una selezione pubblica finalizzata ad assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società 'Pescara Energia' S.r.l., nonché l'episodio di finanziamento illecito politico elettorale, erogato dal legale rappresentante della suddetta società su richiesta del dirigente, a Sospiri, fatto per il quale sono indagati tutti e tre i protagonisti, come riferisce l'Ansa. 

Dopo alcune anticipazioni di stampa, Sospiri così aveva commentato domenica 11 giugno: «Apprendo con stupore di avere qualcosa da spiegare in riferimento alle indagini che riguarderebbero alcuni dipendenti del Comune di Pescara, seppur, stando alla ricostruzione giornalistica, per un contesto diverso rispetto a quella che sarebbe la cosiddetta "inchiesta madre". Come già avvenuto in passato offro doverosamente la mia piena disponibilità ben consapevole che, se si trattasse, come viene accennato, del rispetto delle regole di campagna elettorale, sono certo sin d’ora di averle osservate scrupolosamente, tanto da aver anche restituito una quota dei finanziamenti eccedenti il massimale consentito. Di più, allo stato attuale, non mi sento né sono in grado di aggiungere non avendo nemmeno contezza dell’eventuale addebito. D’altronde mi appare corretto che il diritto di cronaca venga prima del diritto di chiarire, ovvero del diritto di giustizia….».

È bene ricordare che vale il principio della presunzione d'innocenza per tutti gli indagati visto che si è ancora nella fase preliminare delle indagini. 

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