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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta Rifiuti: sequestrati a Teramo i terreni della discarica

La Squadra Mobile di Pescara,su richiesta della Procura, ha posto sotto sequestro a Teramo i terreni dove avrebbe dovuto sorgere la discarica al centro dell'inchiesta sulla gestione dei rifiuti

La Squadra Mobile di Pescara,su richiesta della Procura, ha posto sotto sequestro a Teramo i terreni dove avrebbe dovuto sorgere la discarica al centro dell'inchiesta sulla gestione dei rifiuti.

I terreni si trovano in contrada Terrabianca. Il sequestro è collegato al reato di peculato contestato all'assessore regionale Venturoni (finito ai domiciliari), ed all'imprenditore Di Zio, in merito alla vicenda della società Tecnologyl Srl di Di Zio, costituita interamente con capitali conferito dalla Deco, trasformata poi in Team Tecnologie.

Secondo l'accusa, Venturoni avvrebbe deliberato, contro i divieti di legge, l’acquisto del 60% delle quote della società Tecnologyl srl. Lo scopo
era quello di attribuire al soggetto privato, omettendo le procedure di evidenza pubblica, un partenariato in una società pubblica in favore della quale sarebbe stata di lì a poco disposta l'autorizzazione a costruire e gestire l'impianto di bio essiccazione di Teramo. Autorizzazione che, pur facendo capo originariamente alla TEAM, veniva poi girata alla nuova società.

Venturoni, oltre ad impossessarsi di € 30.000 del patrimonio della TEAM versandola alla DECO quale prezzo corrispettivo per l'acquisto di quote della suddetta società, si sarebbe  appropriato del progetto per la costruzione dell'impianto, attribuendolo alla DECO medesima, dietro pagamento forfettario dei costi di realizzazione, pari a circa € 76.000, valore economico di gran lunga inferiore a quello di mercato. Successivamente nel 2008, a seguito della delibera di aumento di capitale della Team Tecnologie Ambientali, il socio privato, ovvero la DECO, ha conferito il progetto di cui sopra, ma per un valore superiore ovvero quasi € 300.000. La TEAM spa, invece, ha conferito i terreni che oggi sono stati sequestrati, artificiosamente valutati per la cifra di 612.000 euro. Ciò sempre con il fine di favorire il privato che, in questo modo, ha visto dimezzarsi le proprie obbligazioni di conguaglio.

INCHIESTA RIFIUTI ARRESTATO L'ASSESSORE VENTURONI

GLI INDAGATI

LE ACCUSE I FATTI CONTESTATI DALLA PROCURA DI PESCARA


 

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