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Cronaca

Inchiesta mare inquinato e divieto di balneazione "fantasma", il Pm chiede 6 mesi per Alessandrini e Del Vecchio

Il pubblico ministero del tribunale di Pescara, Anna Rita Mantini, ha chiesto oggi 6 mesi per il sindaco e il suo ex per il caso risalente all'estate 2015

Prosegue al tribunale di Pescara l'inchiesta relativo agli sversamenti in mare e al divieto di balneazione "fantasma" dell'estate 2015 quando numerosi bagnanti e genitori di bambini denunciarono malori e problemi di salute in seguito ai bagni fatti nel mare inquinato.
Oggi, martedì 11 settembre, il Pm (pubblico ministero) Anna Rita Mantini, ha chiesto 6 mesi per il sindaco Marco Alessandrini e per il suo ex vice Enzo Del Vecchio. Invece per il dirigente comunale Tommaso Vespasiano è stato chiesto il rinvio a giudizio. 

Le richieste sono state formulate nel corso dell'udienza preliminare di fronte al Gup Gianluca Sarandrea.

Le accuse sono di "concorso in omissioni di atti d'ufficio" e, mentre Alessandrini e Del Vecchio hanno scelto la strada del rito abbreviato, Vespasiano ha preferito il rito ordinario. 

In quell'estate di 3 anni fa tutto ebbe inizio con la rottura di una conduttura del depuratore che provocò lo sversamento nel fiume e di conseguenza nel mare di oltre 30mila metri cubi di liquami. 

Secondo l'accusa, i tre imputati avrebbero "omesso di emanare idonei provvedimenti amministrativi volti a tutelare la salute pubblica e ad impedire la pubblica balneazione di quel tratto costiero".

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