Inchiesta Ato Pescara: chiesto rinvio a giudizio per 15 persone
Per quindici persone, fra cui il sindaco di Pianella D'Ambrosio, l'ex sindaco di Francavilla Angelucci e il sindaco di Montesilvano Cordoma, la Procura di Pescara ha chiesto il rinvio a giudizio nell'inchiesta ATO
La Procura di Pescara ha chiesto il rinvio a giudizio di 15 persone, fra cui il sindaco di Pianella ed ex presidente dell'Ato D'Ambrosio, Pasquale Cordoma (sindaco di Montesilvano) e Roberto Angelucci (ex sindaco di Francavilla), nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "partito dell'acqua" riguardante l'Ato 4 pescarese.
L'accusa è di aver utilizzato per fini personali o di partito fondi dell'Ato, l'azienda pubblica per la gestione dell'acqua nel pescarese e chietino. I fatti risalgono al periodo fra il 2003 e 2007.
Fra le accuse rivolte a D'Ambrosio, quella di aver utilizzato autista e vettura aziendale per viaggi personali, aver pagato cene private con soldi pubblici e addirittura aver "comprato" la Laurea in Economia e Management all'Università d'Annunzio con la complicità del docente Luigi Panzone, anch'egli indagato.
Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di peculato, corruzione, abuso d'ufficio, falsita' materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsita' ideologica, distruzione di documenti, truffa ai danni dello Stato.