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Cronaca

Grande Pescara, sciopero della fame ed esposto per il Referendum dimenticato

La Grande Pescara, movimento politico che lo scorso anno fu promotore del referendum per la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, ha annunciato con Alessio Di Carlo uno sciopero della fame di protesta e un esposto alla Procura

Uno sciopero della fame ed un esposto in Procura per chiedere di rispettare il referendum sulla Grande Pescara.

Ad un anno dal voto, con la netta vittoria del Sì alla fusione fra Spoltore, Montesilvano e Pescara il movimento "La grande Pescara" denuncia l'indifferenza degli amministratori locali.

"Da quel giorno tutta la classe politica, regionale e locale, con l'unica eccezione del Consigliere Mercante del M5S, si è distinta per il più totale immobilismo, nonostante la volontà espressa dagli elettori e precise prescrizioni normative che imponevano la presentazione del disegno di legge per la nascita del nuovo Comune.
A partire dal Governatore D'Alfonso, tutti hanno preferito letteralmente ignorare l'esito del referendum.
Coloro che hanno creduto in quella iniziativa ma, più in generale, quelli che ancora credono nel principio di diritto ed in quello di sovranità popolare, non possono tollerare ulteriormente questo stato di cose
." dichiara l'associazione con Alessio Di Carlo che a partire da oggi inizierà lo sciopero della fame ad oltranza per chiedere la calendarizzazione del progetto di legge per il nuovo Comune, oltre ad un esposto alla Procura per verificare se ci sono gli estremi per contestare il reato di "attentato contro i diritti politici del cittadino".

A sostenere l'iniziativa anche i Radicali Abruzzo.

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