Sorpresi a rubare in una palazzina fuggono verso il mare con il bottino, uno dei due fermato e arrestato dalla polizia
A lanciare l'allarme è stata una inquilina della palazzina di via Sabucchi a Pescara che si è accorta della presenza dei malviventi poi fuggiti precipitosamente in spiaggia
È stata una inquilina della palazzina a richiedere, nella serata di sabato 15 luglio, l'intervento delle forze dell'ordine alle quali ha segnalato la presenza probabile di ladri al secondo piano.
Sul posto, in via Sabucchi a Pescara, è così intervenuta la polizia.
Giunti nel palazzo, gli agenti della squadra volante hanno notato la presenza di due individui vestiti di scuro che, vista la pattuglia, sono usciti precipitosamente dalla corte dell’abitazione indicata cercando di guadagnarsi la fuga verso via della riviera.
I poliziotti si sono così messi all’inseguimento dei due uomini ma mentre uno ha fatto perdere le proprie tracce scavalcando un muro di cinta di uno stabilimento balneare e scomparendo nel buio della spiaggia, l’altro è stato bloccato e controllato. Aveva sulle spalle un grosso zaino di colore verde militare al cui interno sarebbero stati rinvenuti molti attrezzi atti allo scasso, mentre in una mano avrebbe stretto una federa di cuscino con all’interno moltissimi oggetti e gioielli di valore. Gli agenti e l’uomo sono tornati all’indirizzo segnalato dove nel frattempo era giunta un'altra volante. Dal primo sopralluogo si è potuto verificare che la porta d’ingresso della palazzina familiare sarebbe stata danneggiata con il chiavistello asportato, il portoncino d’ingresso dell’appartamento al secondo piano era stato danneggiato e la serratura forzata, all’interno vi era un forte odore metallico proveniente da una cassaforte posta in una delle camere, ovviamente aperta e vuota. Dopo ulteriori accertamenti si contattavano i proprietari che erano fuori città fornendo loro la descrizione dei gioielli rinvenuti all’interno della federa, i quali riconoscevano, quegli oggetti come di loro proprietà.
L’uomo, un 50enne romano, fortemente indiziato per il furto e dopo gli accertamenti e gli atti di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato accompagnato in carcere in attesa della convalida e del giudizio direttissimo.
