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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Si fingono appartenenti alle forze dell'ordine e portano via gioielli e soldi a un'anziana: arrestati anche grazie ai vicini di casa [VIDEO]

Un 40enne e un 27enne sarebbero i presunti responsabili di un colpo da 50mila euro messo a segno l'11 febbraio dopo due tentativi falliti. Alcuni testimoni hanno fotografato l'auto e le telecamere presenti in strada hanno fornito altri utili elementi agli investigatori con la polizia che li ha individuati in meno di 48 ore

Si sarebbero finti appartenenti alle forze dell'ordine e con la scusa entrati in casa di una 77enne portando via denari e gioielli per un totale di 50mila euro. Per questo un 40enne e un 27enne entrambi noti alle forze dell'ordine, già noti per reati analoghi, sono stati arrestati in meno di 48 ore dalla polizia. Al 40enne, che già si trovava in affidamento in prova ai servizi sociali, oltre che il furto è stata anche contestata la recidiva reiterata specifica infraquinquennale. Il furto è avvenuto l'11 febbraio.

Un'indagine partita subito grazie alla segnalazione della vittima e i cui primi indizi sono stati forniti dai vicini di casa e alcuni testimoni con alcuni che sono riusciti a fotografare l'auto, ora sequestrata, con la quale si sarebbero recati a casa della vittima e che sarebbe stata utilizzata anche per commettere altri reati nei mesi precedenti. Fotografie cui si sono aggiunte anche le immagini delle videocamere installate dal Comune che hanno così dato impulso all'attività investigativa che ha portato all'individuazione dei due uomini accusati ora del reato.

Secondo la ricostruzione fatta degli inquirenti in casa dell'anziana si sarebbero introdotti dicendo che erano lì per fare alcuni accertamenti con altri due tentativi fatti solo poco prima in altre due occasioni e sempre fingendosi poliziotti o carabinieri, senza però riuscire nell'intento. Ad allertare la sala operativa è stata proprio la 77enne con gli agenti della squadra volante giunti subito sul posto. Sono stati loro a raccogliere le prime testimonianze con l'attività investigativa che ha permesso così di individuare i presunti responsabili.

Il pubblico ministero oltre alla misura cautelare, come detto, ha anche disposto il sequestro preventivo dell'auto in quanto la sua disponibilità avrebbe potuto agevolare la commissione di altri reati.

Va precisato che le responsabilità per i fatti contestati nell’ordinanza del gip (giudice per le indagini preliminari), seppur basate su elementi considerati gravi al punto da fondare la misura cautelare restrittiva della libertà di cui si è detto, devono essere comunque poste al vaglio dell’attività processuale e che gli indagati non possono essere ritenuti colpevoli fino alla conclusione di tutti i gradi di giudizio.

L'occasione per la questura anche per ricordare, soprattutto agli anziani, di non lasciare mai entrare nessuno in casa se non si è sicuri della loro identità o del perché chiedono di entrare ribadendo che le forze dell'ordine non si presentano mai nelle abitazioni dei cittadini per chiedere pagamenti o visionare denaro e gioielli. Nel caso in cui qualcuno dovesse farlo l'appello è quello di chiamare il 113 e il 112.

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