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Cronaca Fontanelle / Via Caduti per Servizio

Fontanelle, sfratti e criminalità: cittadini esasperati

Appartamenti occupati abusivamente praticamente quasi ogni settimana da famiglie criminali e pregiudicati senza scrupoli, spaccio di stupefacenti in strada continuano ad essere protagonisti nel quartiere di Fontanelle

Nonostante il rafforzamento della presenza di pattuglie delle Forze dell'Ordine, l'utilizzo per molti mesi dei militari dell'Esercito, a Fontanelle ed in particolare nella zona delle case popolari di via Caduti per Servizio la situazione continua ad essere critica per quanto concerne la legalità e sicurezza.

Se, infatti, il problema dello spaccio di stupefacenti sembra essere ormai una piaga costante lungo le strade e negli appartamenti della zona, ora i residenti tornano ad alzare la voce anche sulla questione degli alloggi popolari occupati abusivamente.

Diversi cittadini infatti segnalano intrusioni ed occupazioni quasi settimanali, con famiglie intere che sfondano le murature e si introducono negli appartamenti sfitti, sfruttando illegalmente i collegamenti dell'energia elettrica.

"Ma come è possibile? Nessuno interviene quando inoltriamo segnalazioni. Qualche volta soprattutto nei mesi passati ci sono stati blitz da parte delle Forze dell'Ordine o dell'Ater, ma ora sembra essere tornato tutto come prima. Ognuno può fare quello che vuole" ci scrive una lettrice madre di 3 figli che abita in via Caduti per Servizio.

"La rabbia è tanta, sia da parte nostra che per fortuna siamo riusciti ad avere una casa ma soprattutto da parte di quelle famiglie oneste che attendono da anni un alloggio popolare, e questa gente in barba a qualsiasi legge entra e si sistema utilizzando anche minacce ed intimidazioni nei confronti dei vicini." prosegue la donna.

In più di un'occasione del problema sicurezza a Fontanelle, si era occupato anche Domenico Pettinari, ex presidente dell'associazione civica di quartiere vittima di diversi atti intimidatori ed attentati, ed attualmente consigliere regionale del M5S.

"Servono iniziative congiunte del proprietario degli alloggi e quindi della Regione con le forze dell’ordine per attuare anche, e soprattutto nei punti sopra citati, la legge regionale di settore (LR 96/96), al fine di accellerare, ed attivare laddove non sono state attivate, le procedure  di allontanamento di chi delinque nelle case popolari.
Ma non basta.
Prefetto e Questore dovrebbero istituire un presidio fisso in questi luoghi di alta concentrazioni di criminalità dove non si può negare una emergenza sicurezza continua ed una tensione sociale molto alta
" scriveva in una nota del luglio scorso Pettinari.

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