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Cronaca

Emergenza processi al Tribunale di Pescara. Si rischia la paralisi

Dopo le proteste da parte degli Avvocati di Pescara, continuano i disagi al Tribunale di Pescara, che rischia la paralisi con centinaia di cause che potrebbero andare in prescrizione ancor prima di essere discusse

A Pescara il tribunale è sull'orlo del collasso. Anzi, c'è qualcuno che sostiene che la paralisi sia già in atto. Nonostante le proteste da parte degli avvocati pescaresi, le dichiarazioni dei magistrati e dell'intera categoria legale, sembra che la situazione sia destinata a peggiorare nelle prossime settimane.

Colpa della troppa burocrazia, una piaga alla quale il Ministro Brunetta ha cercato di dare una soluzione, ma che, almeno per quanto riguarda il comparto giustizia abruzzese, è ancora viva nelle centinaia di fascicoli e carte abbandonate.

In media, secondo il procuratore Trifuoggi, una notifica giudiziaria arriva al destinatario dopo circa 10-14 mesi dalla sua emissione. Numeri davvero sconcertanti, dietro i quali però non c'è il problema dell'assenteismo e dei "fannulloni" del settore pubblico.

Anzi, andando a spulciare i dati in profondità, ci si rende conto di come gli Ufficiali Giudiziari in servizio siano costretti a ritmi di lavoro massacranti, tanto da arrivare alle 10 mila notifiche per ogni ufficiale.

Il vero problema, quindi, è la carenza di personale, soprattutto amministrativo, che impedisce di fatto lo sblocco in tempi rapidi delle notifiche ed il regolare proseguo dell'iter giudiziario.

Per non parlare dello spauracchio della prescrizione: per alcuni reati è diventata ormai una regola, ma sono molti gli imputati che, nonostante l'archiviazione d'ufficio, non accettano questa soluzione: la prescrizione non significa assoluzione, soprattutto per quanto riguarda il giudizio dell'opinione pubblica, lasciando dubbi che nessuno, specie chi non ha nulla da nascondere, vuole portarsi dietro.
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