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Cronaca Centro / Via Cesare Battisti

Emergenza acqua a Pescara: "Il Comune non ci ha fatto sapere niente"

Residenti ed esercenti sul piede di guerra per alcuni disagi dovuti all'improvvisa interruzione dell'erogazione dell'acqua. In via Cesare Battisti la singolare protesta di una birreria

Come era facile immaginare, l'improvvisa interruzione dell'erogazione idrica ha provocato disagi e difficoltà per molti residenti e per altrettanti esercenti, costretti alla chiusura anticipata della propria attività commerciale a causa della mancanza di acqua.

La protesta più eclatante si è registrata in via Cesare Battisti, dove una birreria - l'Antica Osteria Peroni - ieri sera ha affisso questo cartello: "L'Antica Osteria Peroni rimarrà chiusa, questa sera, per mancanza d'acqua. Ringraziamo il Comune di Pescara per averci avvisato tempestivamente".

Stupiti e spiazzati i clienti che, una volta giunti davanti al locale, hanno dovuto loro malgrado girare i tacchi e tornarsene a casa. In effetti da Palazzo di Città la nota del vicesindaco Fiorilli è giunta fuori tempo massimo, cioè solo alle 21: “La prima emergenza - si giustifica Fiorilli - è stata determinata dal ritardo con cui la problematica è stata ufficializzata agli Enti comunali. La rottura c’è stata alle 12.30, ma il Comune di Pescara lo ha saputo solo alle 14.30, ossia due ore dopo, mentre già dalle 14 i primi cittadini della zona della pineta dannunziana, dunque a Portanuova, e del centro, erano rimasti senz’acqua e avevano cominciato a chiamare i centralini della Polizia municipale, anch’essi all’oscuro di quanto stava accadendo e informati solo dal Comune stesso. Non appena ci siamo resi conto della portata del danno e dell’entità dei lavori da eseguire, abbiamo subito attivato il Centro Operativo Comunale della Protezione Civile".

Alle 20.30 erano già oltre 500 le telefonate di cittadini allarmati che lamentavano l’assenza di acqua dal rubinetto e chiedevano notizie sull’orario di ripristino del servizio. Come prima cosa è stata garantita la fornitura di acqua potabile nei luoghi sensibili, cioè l’ospedale e la clinica Pierangeli, che hanno una condotta idrica preferenziale. Poi è stato predisposto l’acquisto iniziale di mille bottiglie di acqua da un litro e mezzo che saranno consegnate a domicilio nei casi di forte necessità.

Nel tardo pomeriggio è arrivata da San Salvo un’autobotte da 8mila litri che è stata posizionata presso l’antistadio, dove i cittadini possono andare personalmente a prendere acqua. Successivamente l’autobotte è stata spostata in piazza Duca degli Abruzzi, per rifornire anche quella parte di città. "A ciascun cittadino - dice Fiorilli - chiediamo di non prelevare più di 5 litri d’acqua per permettere a tutti di usufruirne". Il sindaco Mascia ha deciso di non chiudere le scuole, perchè sarebbe stato troppo tardi per prendere una decisione del genere.

Le uniche zone di Pescara che non hanno avuto problemi sono San Silvestro e la zona più alta dei colli, come via Valle Furci, via Valle Fuzzina e strada vicinale Mambella, perché servite dall’acquedotto Tavo. Tuttavia, se l’emergenza dovesse protrarsi, l’Aca potrebbe decidere di razionare l’acqua a disposizione, ridistribuendo quella del Tavo nelle altre linee cittadine. Oggi, se i lavori di ripristino andranno bene, l’acqua non tornerà comunque prima del pomeriggio. Si preannuncia dunque una giornata tutt'altro che facile.

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