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Cronaca Rancitelli

Droga, la denuncia di Pettinari: "A Rancitelli giro d'affari da 150 mila euro al giorno"

Torna a chiedere con forza interventi delle istituzioni e Forze di Polizia Domenico Pettinari, consigliere regionale del M5S, che denuncia illegalità e spaccio di droga a Rancitelli e Fontanelle

Domenico Pettinari, neo consigliere regionale eletto con il Movimento 5 Stelle, interviene in merito alla situazione a Rancitelli e Fontanelle, per quanto riguarda la criminalità, ed in particolare lo spaccio di droga.

"Nella mia attività professionale mi sono sempre occupato della tutela delle vittime dei reati di usura, racket e mafiosi. Ho svolto attività importanti sul territorio di Fontanelle in Via Caduti per Servizio a Pescara dove tanti ricorderanno la stagione degli attentanti e degli atti intimidatori nei confronti miei e dei colleghi (macchine bruciate, portoni sfondati, citofoni bruciati, lesioni personali, minacce di morte ecc ecc)

Ebbene, qualcuno crede che oggi i problemi di sicurezza ed ordine pubblico in questi quartieri siano stati risolti. Falso." dichiara Pettinari, che critica le istituzioni per l'atteggiamento di indifferenza verso questa grave problematica.

"Nel c.d. Ferro di Cavallo ,in Via Tavo, zona insistente nel quartiere Rancitelli di Pescara, vi sono circa 120 appartamenti di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’ATER e quindi della Regione Abruzzo.
In questo quadrilatero vivono 120 famiglie, molte delle quali sono rappresentate da criminali pluripregiudicati per reati che vanno dallo spaccio di droga, usura, racket, porto abusivo di armi, tentato omicidio ecc.
Ogni giorno, in questa zona, arrivano (da ogni luogo della regione) circa 5000 persone ad acquistare sostanze stupefacenti . Se facciamo un conto della serva, 5000 persone ad € 30 cadauno (tanto costa una dose tipo di droga) viene fuori un totale di € 150.000 al giorno di traffico illegale di moneta a favore di famiglie e associazioni criminali del posto.
Lascio a voi immaginare l’imponenza di tale struttura criminale che opera a soli due chilometri dal centro cittadino di Pescara
." continua Pettinari, che sottolinea come lo spaccio avvenga davanti anche ai cittadini onesti, che rischiano di rimanere coinvolti in caso di risse, liti o peggio sparatorie.

"Tutto ciò avviene all’interno di alloggi popolari gestiti dall’ATER e quindi dalla Regione Abruzzo.
Pur essendoci una norma regionale (L.R. 96/96) che prevede l’allontanamento dalle case popolari di chi commette delitti nelle stesse case, continuiamo a vederli sempre lì, nelle stesse case, troppo spesso utilizzate per affari illeciti.
Una domanda mi sorge spontanea.
Il Presidente Luciano D’Alfonso impegnatissimo nella realizzazione dei sui “ambiziosi progetti” è mai venuto in questi luoghi da Presidente della Regione?
Ha in mente un progetto per quelle migliaia di persone oneste che sono costrette a vivere in questi posti?
Ha mai vissuto da vicino lo spaccio di droga quotidiano e i reati che frequentemente si consumano in questi posti?
Attendiamo una risposta.
" prosegue Pettinari che chiede anche al Questore e Prefetto di attivare un presidio fisso in zona, non limitandosi alle operazioni straordinarie a cadenza trimestrale o bimestrale.

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