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Cronaca

Discarica Fosso Grande, il Comitato: "Basta con le bugie"

Continua a tenere banco la questione della realizzazione di una discarica a Fosso Grande di Spoltore, al confine con Pescara Colli. Pignoli chiede un consiglio straordinario, il Comitato: "Basta con le bugie"

Continua a tenere banco la questione della realizzazione nella zona di Fosso Grande di Spoltore di una discarica per i rifiuti, al confine con Pescara Colli.

PIGNOLI Ieri il consigliere della Lista Teodoro Pignoli ha chiesto la convocazione a Pescara di un consiglio comunale straordinario per fare luce sulla possibilità di realizzare una nuova discarica fra Spoltore e Pescara, con 40 mila cittadini pescaresi che si ritroverebbero con i rifuti ed i cattivi odori sotto casa.

Pignoli inviterà anche il sindaco di Spoltore Ranghelli, chiedendo delucidazioni sull'approvazione del progetto senza che l'amministrazione di Pescara venisse mai coinvolta, un progetto di cui non ci sarebbe traccia nè in Provincia nè in Regione. "Pescara non consentirà la realizzazione di una discarica né di un 'impianto di trattamento e separazione dei rifiuti' a due passi dal proprio territorio, a due passi dalla vecchia discarica di Fosso Grande dei cui miasmi ci siamo liberati con tanta fatica" ha detto Pignoli.

IL COMITATO Intanto il Comitato per il No alla discarica di Fosso Grande interviene nuovamente ed attacca il sindaco Ranghelli e l'assessore Partenza: "Il sindaco di Spoltore Franco Ranghelli e l'assessore all'urbanistica Ernesto Partenza danno per scontato che la discarica, o l'impianto per il trattamento dei rifiuti, come loro amano definirlo, si farà. Questa certezza è piuttosto sospetta perché l'accordo di programma non ancora è stato portato in consiglio comunale, la variante al piano regolatore di Spoltore non ancora è stata votata, la documentazione manca di Valutazione ambientale strategica e tutta la procedura sembra violare la direttiva 85/337 dell'Unione Europea.

E non è tutto perché di questo impianto non c'è traccia nel Piano territoriale provinciale di coordinamento che stabilisce dove e come vanno ubicate le discariche e gli impianti connessi, così come della bomba ecologica che un privato vuole piazzare a Fosso Grande non c'è traccia nel Piano regionale dei rifiuti." ha dichiarato il Comitato, che ricorda come dietro l'impianto ci sia un investimento di 9 milioni di euro da parte di un privato, con capannoni ed una palazzina di 2.900 metri quadri.

  "Una scelta sbagliata per oltre 6000 famiglie"  

"E' strano che una discarica, perché di questo si tratta, che dovrà lavorare e selezionare tutti i rifiuti provenienti dal Centro Italia, frazione umida compresa al contrario chi afferma l'opposto, debba sorgere in una zona agricola, dove si coltivano ulivi e cereali, dove le persone hanno investito sul biologico e sul biodinamico; ancor più strano è che questa discarica sorga di fronte un'altra ex discarica i cui lavori di bonifica sono ancora in corso e dureranno almeno per un'altra ventina d'anni, così come prevede la legge. Ed è bizzarro il fatto che il mondezzaio avrà una impareggiabile vista mare mentre gli abitanti dei Colli si consoleranno con la vista sulla discarica ed un via vai, 24 ore al giorno e per tutta la settimana, di camion che trasportano pattume. " prosegue il Comitato, che aggiunge come nessuno abbia mai sollevato la questione di leggittimità, ma piuttostopo di opportunità, soprattutto dopo la forte mobilitazione dei cittadini.

"L'amministrazione spoltorese è sorda alle richieste dei cittadini, non ha avviato un percorso di concertazione ed insiste in quella che è una scelta sbagliata per oltre 6000 famiglie, per il futuro delle produzioni di qualità e per tutto l'ambiente a favore di un privato che vuole installare una discarica nel cuore di una zona agricola con un ecosistema delicato" conclude il Comitato, che chiede all'amministrazione di fare un passo indietro.

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