Discarica di Bussi, il WWF: "Niente prescrizione, giustizia sarà fatta"
Il WWF interviene in merito alla questione del processo per la discarica di Bussi, commentando la decisione di optare per il rito abbreviato per tutti gli imputati
Il processo Bussi ha subito oggi una importante e definitiva accelerazione. La Corte di Assise di Chieti, presieduta dal dott. Geremia Spiniello, ha infatti ammesso tutti gli imputati al rito abbreviato cosiddetto “secco”. Non è stata disposta la richiesta perizia tossicologica con provvedimento motivato che richiama i chiari e molteplici accertamenti tecnici già presenti negli atti; questo vuol dire che tutti gli imputati verranno giudicati sulla base dell'ampia mole documentale sin qui accumulata nei settanta faldoni che compongono il fascicolo dei P.M. dott.ssa Mantini e dott. Bellelli. Prossime udienze il 28 marzo e, a seguire, per ogni venerdì feriale successivo sino alla sentenza.
"Siamo molto soddisfatti" - dichiara il Presidente del W.W.F. Abruzzo Luciano Di Tizio - da oggi abbiamo la certezza che non vi sarà alcuna prescrizione e che i gravi fatti di cui all'imputazione saranno oggetto di una serena affermazione di giustizia per il nostro territorio".
"Tempi rapidi e modi certi per la definizione del più importante processo in materia ambientale oggi pendente in Italia - commenta l'avv. Tommaso Navarra del W.W.F. Italia - . Sono state superate tutte le eccezioni sul materiale probatorio utilizzabile ai fini della decisione, non è stata ammessa una ennesima perizia tossicologica che avrebbe paralizzato il processo per mesi se non per anni rendendo possibile il pericolo di una prescrizione; la sentenza interverrà allo stato degli atti beneficiando dell'enorme quantità di dati tecnici e documentali raccolti con professionalità dalla Polizia Giudiziaria e con l'ausilio non secondario del W.W.F.".