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Cronaca

Turismo in calo a Pescara, Padovano (Sib): "Stabilimenti creino posti letto"

Per il rappresentante dei balneatori, che siede fra i banchi della maggioranza in consiglio comunale, oltre alla crisi e al maltempo, le presenza in città sono diminuite perché i 600 posti nelle strutture ricettive sono insufficienti. E propone un totale rinnovamento

Presenze in calo a Pescara nell’estate che sta per finire. Non solo perché la crisi alleggerisce il portafogli e le possibilità di villeggiatura, ma anche per il clima poco favorevole a tintarella e bagni in mare. È il bilancio di Riccardo Padovano, presidente regionale Sib Confcommercio, secondo il quale, però, a fare diminuire i turisti in città sarebbe soprattutto un altro elemento: la carenza di strutture ricettive.

“I posti letto negli alberghi sono 600 – spiega – insufficienti anche a spingere i tour operator a promuovere Pescara e proporre pacchetti in città. Così in estate ci sono moltissime case del mare sfitte, ma i turisti non arrivano”. Eppure, in questi ultimi strascichi di una stagione poco calorosa, si notano insolite presenze straniere, molti francesi e finlandesi.

L’alibi del maltempo, però, secondo Padovano non è sufficiente da solo a spiegare perché il capoluogo adriatico registri un calo costante di presenze. “Il maltempo è solo una delle cause, potrebbe succedere di nuovo: abbiamo bisogno di rinnovamento che permetta di affrontare anche eventualità negative come questa”.

Non risparmia una stilettata alla Regione rea, a suo parere, di non promuovere adeguatamente la costa abruzzese e non potenziare i voli in arrivo nell’aeroporto di San Giovanni Teatino. Ma, per la ripresa turistica di Pescara, ha le idee chiarissime: “Bisognerebbe permettere agli stabilimenti balneari di trasformarsi in strutture ricettive, magari con una decina di camere a testa, buttando giù le cabine ormai inutilizzate e adeguandosi al piano regolatore demaniale. Solo così – propone – si ripristina il mercato dell’impresa familiare”.

Ma che fare se le prossime estati saranno nere come quella che volge al termine dal punto di vista meteorologico? “Il maltempo potrà ricapitare – prosegue il presidente Sib – ma bisogna organizzarsi, magari proponendo ai clienti alternative, escursioni, navette per lo shopping, mete alternative”. Progetti che hanno bisogno di tempo, secondo il rappresentante dei balneatori, che siede nei banchi della maggioranza in consiglio comunale, dove è stato eletto nella lista civica Liberali per Pescara.

Prospettive, le sue, che dunque dovrebbe essere più semplice realizzare. “In realtà il Comune non ha fondi a sufficienza – dice – ma non si è capito che con gli eventi non si incrementa il turismo, al massimo si attirano i pescaresi e i cittadini dei centri limitrofi. Per riattivare l’offerta turistica bisogna collaborare con i comuni limitrofi, programmare iniziative su tutta l’area metropolitana, incentivare i trasporti a tariffe convenzionali. Solo così – conclude – si affrontano la crisi, il maltempo e i disagi che creano ostacolo al turismo”. 

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