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Dalla Regione

Abruzzo, Chiodi ed altri 25 politici indagati per presunte spese folli

A circa 4 mesi esatti dalle elezioni regionali, scoppia un nuovo scandalo in Abruzzo che rischia di travolgere la classe politica locale. Venticinque le persone indagate dalla Procura pescarese

Spese folli, rimborsi sospetti a carico di noi cittadini. A 4 mesi dalle elezioni regionali, scoppia in Abruzzo un nuovo scandalo che, stando agli avvisi di garanzia in arrivo, potrebbe avere una portata enorme ed un impatto travolgente sulla classe politica locale.

Venticinque persone, fra assessori e consiglieri regionali, oltre al Presidente della Regione Chiodi, sono indagate dalla Procura di Pescara con l'accusa di truffa aggravata, peculato e falso ideologico.

Fra gli indagati come detto il Presidente Chiodi, il Presidente del Consiglio Pagano, il vicepresidente e assessore Castiglione ed altri esponenti della Giunta e del consiglio nell'indagine condotta da Pm Bellelli e Di Florio.

L'indagine è stata condotta dal Reparto Operativo dei carabinieri di Pescara, che ha indagato su presunti rimborsi gonfiati e sospetti, e spese folli. Si parla di Hotel di lusso non solo per i politici stessi ma anche per i loro parenti e amici, per missioni istituzionali mai autorizzate, con soggiorni e cene pagate a carico della Regione.

TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI

I fatti contestati si riferiscono al periodo 2009 - 2012, mentre per il 2013 la rendicontazione è ancora nel mirino degli inquirenti. Indagato anche l'ex assessore De Fanis, arrestato nell'inchiesta Vate per le presunte tangenti nell'assegnazione di contributi pubblici e per le spese folli pagate con le carte di credito della Regione.

Il Presidente Chiodi, a caldo, ha detto di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e ha detto di poter giustificare tutte le spese contestate, ricordando di aver ridotto le spese del 75%.

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