Corteo Cgil a Pescara: tutti uniti per chiedere diritti e futuro
Un corteo che ha visto scendere in piazza cittadini, lavoratori, pensionati, studenti quello appena concluso a Pescara, organizzato dalla CGIL. Circa 3.000 le persone presenti. La richiesta: "Futuro e diritti"
Tutti in piazza per chiedere più diritti e soprattutto un vero futuro.
Oltre 3.000 persone hanno partecipato oggi al corteo organizzato dalla CGIL Abruzzo a Pescara, che ha attraversato le principali strade cittadine del centro, causando inevitabili disagi alla circolazione stradale.
Un corteo pacifico, ma fatto di persone e facce determinate, stanche delle parole dei politici e stanche del Governo Monti, troppo legato, secondo i manifestanti, a logiche di potere e logiche economiche lontane anni luce dal quotidiano delle famiglie e dei lavoratori, schiacciati da salari inadeguati all'inflazione e dalle tasse. Ma soprattutto in pena per il proprio posto di lavoro, un diritto diventato quasi una fortuna soprattutto per le nuove generazioni.
"L'uscita dalla crisi è lontana" dichiara il segretario regionale CGIl Di Cesare. Critiche non solo a Monti ed al Governo Nazionale, ma anche a Chiodi ed alla Giunta regionale, colpevole di non aver attuato politiche in grado di arginare l'aumento preoccupante della disoccupazione.
Il corteo, partito dal mercato itticio all'ingrosso (presenti anche diversi pescatori e rappresentanti della marineria), ha attraversato via Paolucci, per poi confluire su Corso Vittorio e da via Venezia imboccare via Fabrizi fino a Corso Umberto, con il comizio a Piazza Sacro Cuore.
(foto Michele Raho)