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Cronaca Cepagatti

Cepagatti, ritirati 50 contrassegni per i disabili: erano intestati a persone decedute

E' questo l'esito dei controlli della Polizia locale eseguiti in questi giorni per verificare la regolarità dei permessi. Monitorati 500 tesserini rilasciati a partire dal 2001

Una cinquantina di permessi ritirati. E' l'esito dei controlli che sta eseguendo in questi giorni la Polizia locale di Cepagatti, diretta dal capitano Antonio Di Virgilio, per verificare la regolarità dei contrassegni per i disabili.

“Abbiamo avviato un censimento scrupoloso sui pass per due motivi - spiega Di Virgilio - Il primo è per contrastare l’utilizzo improprio del permesso da parte di chi non ne ha più diritto, il secondo è perché dallo scorso 15 settembre non sono più validi i vecchi tesserini di colore arancione che sono stati sostituiti dal Cude, il Contrassegno unificato disabili europeo, di colore azzurro. Abbiamo così ritenuto di andare incontro alle esigenze della cittadinanza avvisando i titolari dei pass e invitandoli a regolarizzarli”.

I controlli della Polizia locale hanno riguardato circa 500 tesserini rilasciati a partire dal 2001. I titolari dei permessi sono stati contattati telefonicamente o per iscritto e invitati a recarsi al comando per sostituire i vecchi pass con quelli nuovi. Altre verifiche sono state effettuate incrociando i dati con quelli dell’anagrafe per controllare se i contrassegni fossero intestati a persone decedute.

“Molti non erano a conoscenza della necessità di ottenere i nuovi Cude – aggiunge il comandante – Li abbiamo pertanto indirizzati sulla prassi da seguire. Chi, invece, aveva il permesso di una persona deceduta lo ha riconsegnato. Alcuni ci hanno detto che si erano ‘dimenticati' di farlo e che non li avevano mai usati. Ne abbiamo ritirati finora una cinquantina ma stiamo proseguendo le verifiche per trovare altri furbetti”.

I controlli della Polizia locale hanno consentito di scoprire persone che non avevano diritto a esporre il contrassegno e a occupare i parcheggi destinati agli invalidi.

“Questi posti - spiega il vicesindaco Domenico Di Meo - non sono un privilegio ma una necessità per chi ha bisogno di scendere dalla carrozzina o vive altre condizioni di invalidità. E’ segno di civiltà rispettare le regole: parcheggiare, anche solo per un istante, in un posto riservato significa rendere difficile la vita a queste persone”.

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