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Cronaca

Bonus agli avvocati del Comune: i legali attaccano Il Centro

Gli avvvocati comunali Paola Di Marco, Marco De Flaviis e Lorena Petaccia intervengono a seguito dell'articolo pubblicato da Il Centro riguardante i presunti bonus e premi ricevuti per un regolamento del 2006

Gli Avvocati comunali Paola Di Marco, Marco De Flaviis e Lorena Petaccia intervengono a seguito dell'articolo pubblicato da Il Centro, secondo il quale avrebbero ricevuto presunti bonus e premi extra previsti in base ad un regolamento comunale dell'ex Giunta D'Alfonso del 2006.

I legali hanno voluto rettificare quanto scritto dal quotidiano: "Non si tratta di “bonus”, né di premi discrezionalmente elargiti per regolamento comunale risalente all’ex Giunta D’Alfonso, ma di emolumenti di natura retributiva, compensi professionali lordi che gli articoli 27 del Contratto nazionale di Lavoro 2000 (personale dirigente) e 37 del CCNL 1999 (personale non dirigente) riconoscono agli avvocati in servizio presso Enti provvisti di Avvocatura: quindi come Pescara altri Comuni abruzzesi, nazionali, oltre all’Avvocatura dello Stato, Inps e Inail. Tant’è che l’adozione del regolamento comunale citato fu un atto dovuto, poiché la giurisprudenza ha condannato ad adeguarsi quei (pochi) enti territoriali all’epoca ancora restii a recepire in via regolamentare la normativa. Tutto questo perché la disciplina del trattamento retributivo degli avvocati degli enti pubblici prevede che i legali che svolgono in via esclusiva la propria attività in favore dell’Ente da cui dipendono, fruiscano, in aggiunta allo stipendio tabellare, di una quota di retribuzione quantificata sulla base della legge e delle tariffe professionali forensi. Quella citata è una somma dovuta, come stabilisce la normativa vigente e come ribadiscono pronunciamenti di Ordine Forense e Ragioneria dello Stato, organismi sindacali, interpellati negli scorsi anni in occasione di analoghe precisazioni e come precisa persino una recentissima nota dell’ANCI." hanno dichiarato gli avvocati, aggiungendo che si tratta di una somma lorda riferita a diverse annualità, che gli avocati avrebbero dovuto ricevere nel 2009 a seguito di alcune sentenze andate a buon fine, e quindi coperte da chi ha perso la causa.

"In pratica gli avvocati rinunciano al 15% dei loro compensi per destinarli al loro personale amministrativo, ma di questo nel pezzo non v’è traccia e, alla luce delle rettifiche passate, le ragioni ci sfuggono”. concludono i legali.

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