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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Risponde all'ufficio del mercato libero e si trova con un nuovo contratto luce e gas sottoscritto con un call center di Pescara

A raccontarlo un collega della redazione di Today che dopo la segnalazione di un lettore sulle singolari modalità con cui era stato contattato, si è rivolto al giornale: è così che senza neanche un preventivo si sarebbe ritrovato con un contratto attivo. Poi la scoperta: la sede del call center è nella nostra città

Si è finto interessato a un nuovo contratto di gas e luce apparentemente molto conveniente dopo aver avuto la segnalazione di un lettore e così, con il solo preventivo, si sarebbe ritrovato un contratto attivato.

Questo quanto sarebbe accaduto ad un collega della redazione di Today Cesare Treccarichi che ha quindi scoperto ch eil call center con cui lo avrebbe sottoscritto ha sede a Pescara. Nello specifico, spiega lui stesso nell'articolo, “ho cercato su Google il numero WhatsApp del call center e sono risalito al sito web di 'My One Team'. Il numero è quello della sede di Pescara, in via Giuseppe Verrotti 176. Tramite il servizio 'who is' ho stabilito che il dominio del sito è intestato a One Team srls con sede legale a Pescara, in via Pierpaolo Pasolini 5”.

Tutto è iniziato dalla segnalazione arrivata riguardo le modalità singolari con cui l'uomo che ha poi contattato il giornale, era stato contattato dal call center per il passaggio al novo gestore. Conversazione in cui gli sarebbe stato detto che la chiamata arriva da “l'ufficio del mercato libero di tutti i gestori”, cosa poi scritta anche nella conversazione in chat. Nel giustificare il possesso del suo numero di telefono proprio in quanto referenti di “tutti i gestori”, all'uomo sarebbe stato fatto presente che il consumo delle sue bollette risultava elevato rispetto a quello reale e che dunque i prezzi erano molto più alti di quanto avrebbero dovuto essere.

Sarebbe quindi arrivata quindi la richiesta dei documenti e la bolletta e la richiesta dell'uomo di visionare l'offerta con questa risposta: “non possiamo mandare email perché oggetto di contraffazione” (come anche evidenziato negli screenshot pubblicati nell'articolo) spiegando che a lui avrebbero recapitato direttamente il contratto da firmare con un codice via sms.

È qui che il giornalista è entrato in gioco contattando il call center e riferendo di aver saputo da un amico di aver avuto notizia dell'offerta. A quel punto ci sarebbe stata una lunga telefonata per arrivare avere tutte le informazioni del caso. Ad un certo punto anche a lui sarebbero stati chiesti i documenti per “controllare i miei dati nel sistema Enel”, spiega ancora il giornalista. Il giorno dopo l'arrivo di una mail con cui si confermava l'attivazione di quel contatto che, in realtà, non sarebbe mai stato sottoscritto. Leggendola il giornalista riferisce di aver notato che in una sezione della pagina erano stati selezionati tutta una serie di “sì”: dal consenso della privacy alla conferma dell'attivazione anticipata della fornitura oltre che l'affermazione di aver avuto un incontro di persona che in realtà non ci sarebbe mai stato. Una mail dove l'unica cosa che mancava, a quanto pare, era proprio il contratto. “Mi sono fermato qui”, spiega quindi Treccarichi che a quel punto ha fatto la ricerca tramite il numero di telefono con cui aveva chattato trovando proprio a Pescara la sede della “My one Team”.

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