Asl Scafa: chiusa l'inchiesta, sedici indagati per lo scandalo invalidità
Il Pm di Pescara Varone ha chiuso le indagini riguardanti lo scandalo sulle invalidità che ha colpito la Asl di Scafa, con l'arresto del direttore Alderighi, della moglie e della segretaria. Sedici persone indagate, fra cui il sindaco di Roccamorice
Redazione
15 ottobre 2009 09:45
Lo scandalo che ha colpito l'estate scorsa la Asl di Scafa arriva ad una svolta importante. Il Pm di Pescara Varone, infatti, ha firmato la chiusura delle indagini, che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per sedici persone coinvolte nello scandalo per le false invalidità.
Lo scorso giugno, infatti, furono messi agli arresti domiciliari il direttore Riccardo Alderighi, la moglie Fabrizia Di Domenico (che lavorava come infermiera nel distretto), la segretaria Nadia Nubile ed un altro medico, Fulvio De Arcangelis. A seguito di alcune testimonianze ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, infatti, era emerso come ci fosse un vero e proprio sistema corruttivo che, in cambio di denaro, concedeva invalidità a persone sane. La Commissione che si doveva riunire per valutare le richieste, infatti, di fatto non si riuniva mai.
Le accuse per Alderighi sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata alla truffa e peculato, mentre per gli altri indagati sono di corruzione, falso ideologico, interruzione di pubblico servizio.
Dalle intercettazioni, infatti, era emerso come spesso all'interno del Distretto, le persone indagate si assentassero per futili motivi, come quello di andare a fare compere oppure di fare battute di caccia.
Fra gli indagati figura anche il sindaco di Roccamorice Del Pizzo.
Lo scorso giugno, infatti, furono messi agli arresti domiciliari il direttore Riccardo Alderighi, la moglie Fabrizia Di Domenico (che lavorava come infermiera nel distretto), la segretaria Nadia Nubile ed un altro medico, Fulvio De Arcangelis. A seguito di alcune testimonianze ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, infatti, era emerso come ci fosse un vero e proprio sistema corruttivo che, in cambio di denaro, concedeva invalidità a persone sane. La Commissione che si doveva riunire per valutare le richieste, infatti, di fatto non si riuniva mai.
Le accuse per Alderighi sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata alla truffa e peculato, mentre per gli altri indagati sono di corruzione, falso ideologico, interruzione di pubblico servizio.
Dalle intercettazioni, infatti, era emerso come spesso all'interno del Distretto, le persone indagate si assentassero per futili motivi, come quello di andare a fare compere oppure di fare battute di caccia.
Fra gli indagati figura anche il sindaco di Roccamorice Del Pizzo.
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15 ottobre 2009 09:45
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