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Cronaca

L'Arrosticino ha un marchio e la certificazione di qualità

Nonostante sia un prodotto tipico, peculiare della nostra Regione, l'arrosticino fino ad ora non aveva mai ottenuto un marchio tutelato e la certificazione di qualità

Nonostante sia considerato uno dei simboli enogastronomici del nostro Abruzzo, fino ad ora l'arrosticino, il tipico spiedino di pecora o castrato, non aveva mai avuto nessun risconoscimento o nessuna certificazione ufficiale.

C'è voluto il Salone del Gusto di Torino per far sì che l'arrosticino abbia finalmente un suo marchio, e la certificazione di qualità.

L'accordo è stato sottoscritto fra la Giutna Regionale e l'ARA, l'associazione regionale allevatori, assieme all'Accadeima dell'Arrosticino D'abruzzo.

Il marchio istituito è "Buongusto - l'Arrosticino d'Abruzzo". Soddisfatto l'assessore regionale Febo, che parla di un prodotto inimitabile, con una lunga storia e tradizione alle spalle, che da ora in poi potrà essere tutelato.

Ogni passaggio per la realizzazione degli arrosticini dovrà seguire regole precise e prevedere carni ed ingredienti DOP, tutti abruzzesi.

LA STORIA Pare che l'arrosticino sia nato dai pastori transumanti che quando scendevano a valle dopo l'alpeggio, si nutrivano con gli scarti delle pecore mattate per i precedenti pasti (ad esempio per cucinare la pecora alla callara), che venivano infilati nei ceppi ed arrostiti. Niente di più semplice e povero, ma dal gusto inconfondibile che richiama abruzzesi e turisti nei ristoranti tipici locali che offrono anche diverse varianti: da quello classico, a quello fatto a mano, fino a quelli di fegato. La zona geografica da cui ha avuto origine e quella fra Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Vestea e Villa Celiera, oltre ad alcuni centri limitrofi della provincia di Teramo.

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