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Cronaca

Riciclaggio di oro e denaro in Italia e in Europa, arrestato anche un pescarese

Tra i tre destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari c'è anche un commerciante originario della Campania ma che da molti anni aveva un'attività commerciale in centro a Pescara

Vasta operazione della Guardia di Finanza di Bologna che ieri, martedì 11 dicembre, ha portato a termine un'indagine durata ben tre anni relativa a un'attività illecita riguardante il riciclaggio di oro e denaro sia in Italia che in Europa.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare, di cui 7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari e divese perquisizioni locali e personali in Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Basilicata..

Tra i tre destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari c'è anche un commerciante originario della Campania ma che da molti anni aveva un'attività commerciale in centro a Pescara. L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita ieri nel capoluogo adriatico. 

Emessi anche quattro "mandati di arresto europei" in Romania e Turchia. Questa mattina, mercoledì 12 dicembre, sono in corso il sequestro preventivo per equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli indagati e delle società a loro riconducibili per un totale di 7 milioni e 400mila euro. I militari hanno così smascherato un articolato sistema criminale i cui responsabili sono indagati per associazione a delinquere, riciclaggio di proventi illeciti e ricettazione con l'aggravante del reato transnazionale.

In particolare, nella nostra città è stato tratto in arresto e condotto nella sua abitazione agli arresti domiciliari, M. S., 54enne nato a Napoli ma residente a Pescara, titolare di una società unipersonale attiva nel settore del commercio all'ingrosso di metalli preziosi, ritenuto estraneo al sodalizio criminale messo in piedi da cittadini cinesi di Prato e compratori della Turchia e della Romania, avrebbe però fornito gioielli e preziosi di probabile origine delittuosa poi trasformati in lingotti oggetto dell'attività di riciclaggio.

Il 54enne titolare dell'attività di Pescara avrebbe ricevuto e acquistato, pur conscendone la provenienza delittuosa, preziosi in oro successivamente consegnati a una società che si occupava di fonderli in lingotti anonimi e senza punzonatura poi destinati al cambio della valuta raccolta dai cittadini cinesi e quindi all'esportazione operata da rumeni e turchi. 
Il 54enne pescarese è stato sotto investigazione per molto tempo anche con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e controllo degli spostamenti tramite Gps installato sui veicoli. All'uomo viene contestata la consegna di oro (reperito in nero da compro oro del Pescarese attraverso circuiti verosimilmente dediti alla ricettazione) per svariati milioni di euro alla seconda società che poi si occupava di trasformare i gioielli in lingotti violando le norme antiriciclaggio, fiscali e di pubblica sicurezza.

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