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Cronaca

Pensionato si finge carabiniere e truffa anziani via telefono, vittime anche nel Pescarese

Un 67enne è stato arrestato dopo 4 mesi di indagine e 24 colpi messi a segno nel centro sud Italia dallo scorso mese di settembre: 7 "colpi" in Abruzzo

Un uomo è stato tratto in arresto ieri, giovedì 10 gennaio, dai carabinieri della Compagnia di Osimo nell'operazione "True Justice".
In particolare, a finire in manette è stato un pensionato di 67 anni originario della Campania in quanto ritenuto responsabile di “truffa aggravata continuata in concorso, sostituzione di persona e indebito utilizzo di carta di credito” - articoli 640, 494 e 493 ter del Codice Penale.

I militari dell'Arma hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Sezione dei giudici per le indagini preliminari e l’udienza preliminare del tribunale di Ancona.

Il 67enne è stato arrestato dopo 4 mesi di indagine e 24 colpi messi a segno nel centro sud Italia dallo scorso mese di settembre: tramite la classica truffa telefonica tramite la quale il malvivente chiedeva una somma di denaro per evitare la denuncia di figli, nipoti e parenti delle vittime coinvolti in fantomatici incidenti stradali.

Il pensionato truffatore è stato scoperto grazie ad alcune segnalazioni giunte ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo agli inizi del mese di settembre 2018, dove un’anziana nonna riceveva la telefonata da parte del “finto maresciallo dei carabinieri”: Pronto?... Buongiorno signora, sono il maresciallo dei carabinieri... non si allarmi, la chiamo perché suo figlio è rimasto coinvolto in un incidente stradale... sta bene, ma l’abbiamo trattenuto in caserma... ci sarebbe una somma da pagare per risarcire il danno e farlo tornare a casa senza problemi giudiziari…..a breve passerà a casa l’Avvocato per ritirare il denaro».

Così gettava nel panico le sue vittime per convincerle, con l’inganno, a consegnare cifre che potevano arrivare anche a 3mila euro.

Tra le sue vittime anche diverse persone anziane residenti in provincia di Pescara e di Teramo:

  • Salle l'8 ottobre;
  • Alanno il 9 ottobre;
  • Lettomanoppello il 15 ottobre;  
  • Martinsicuro l'11 novembre;
  • Pineto l'11 dicembre;
  • Tortoreto il 12 dicembre;
  • Alba Adriatica il 19 dicembre.

In un caso è stato appurato che si è fatto consegnare la tessera bancomat con relativo pin prelevando il massimo del denaro consentito. In taluni casi non disdegnava nemmeno monili in oro, come ad esempio fedi nunziali, collane con ciondoli raffiguranti un caro congiunto deceduto, che la vittima indossava sulla propria persona.

Le indagini hanno fotografato un fenomeno molto più diffuso ed un arricchimento cospicuo. Il copione era sempre lo stesso - con la variabile dell’«avvocato» al posto del “maresciallo dei carabinieri” oppure del “poliziotto” e la truffa veniva ripetuta sistematicamente a ritmi regolari tanto da mettere in atto un vero e proprio “pendolarismo criminale”. Fissata la base in una località del Comune partenopeo, i correi battevano a tappeto in un solo giorno tutta l’area in un perimetro di un centinaio di chilometri, riuscendo a portare a casa anche 2-3 mila euro a telefonata. Per eludere le investigazioni utilizzavano auto a noleggio, e dopo aver preso i soldi tornavano a casa pronti per ripartire per una nuova “trasferta”. Tracce del loro passaggio se ne trovano in tutte le Regioni del centro - sud Italia, ad eccezione della Campania e delle Isole. L’ammontare del profitto è stimato in circa 100mila euro tra denaro contante e monili in oro.

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