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Cronaca

«Ho subìto un agguato a Pescara dall'aggressore mostrato da "Chi l'ha visto"», il racconto di una ragazza

Secondo la testimonianza di una neo laureata di 25 anni originaria della provincia di Foggia, l'uomo che le ha teso un agguato nelle vicinanze della sua abitazione sarebbe proprio lo stesso che picchiò un'altra studentessa pugliese

L'uomo che ha aggredito diverse giovani nel febbraio del 2018 in viale d'Annunzio nella zona di Porta Nuova a Pescara e salito alla ribalta della cronaca nazionale dopo i servizi mandati in onda da "Chi l'ha visto", potrebbe essere lo stesso che ha fatto un agguato a un'altra ragazza la notte tra mercoledì e giovedì scorso.

Secondo la testimonianza di una neo laureata in Architettura di 25 anni originaria della provincia di Foggia, l'uomo che le ha teso un agguato nelle vicinanze della sua abitazione, all'angolo tra via Mazzarino e viale Marconi, sarebbe proprio lo stesso che picchiò un'altra studentessa pugliese, sempre dalla facoltà di Architettura della G. d'Annunzio. 

Il fatto è avvenuto intorno alle 2 e mezza di notte quando la 25enne si è ritrovata quell'uomo con una giacca di colore beige e un cappello scuro davanti al suo portone di casa mentre era intenta a rientrare. Solo oggi però, lunedì 20 maggio, ha riguardato il video mandato in onda dalla trasmissione di Rai3 e ha riconosciuto come si trattasse proprio di quell'uomo.

Questo il racconto choc che fa la giovane neo laureata di quegli attimi di vera paura:

«Tornavo mercoledì sera tardi da una serata con delle amiche, ho fatto un breve tratto di strada da sola, svoltando l'angolo viale Marconi/via Mazzarino era proprio lì davanti fermo al centro del marciapiede, io ho rallentato incerta sul da farsi se entrare a casa o proseguire, ho pensato che anche quei 15 secondi per aprire il portone davanti a lui erano troppi. Lui ha iniziato a masturbarsi e io sono entrata nel panico, ho iniziato a camminare a passo veloce, non potendo entrare a casa. Sembrava che andasse nel lato opposto al mio, mi nascondo dietro una macchina aspettando che sparisse e io potessi entrare a casa. Ma lui svolta l'angolo di viale Marconi, in realtà si era solo nascosto. Dopo meno di un minuto ricompare e viene verso di me, io inizio a correre dal lato opposto della strada per recuperare tempo, e continuo a correre per depistarlo, lui era sotto casa mia e io non potevo tornare. È stato un incubo. Era notte, ma poteva succedere a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno, anche alle 11 di sera in quella zona non c'è nessuno in giro».

La 25enne poi ha fatto ritorno verso casa una decina di minuti dopo e per fortuna quell'uomo si era allontanato ma il senso di paura è rimasto forte.

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