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Cronaca

Per 27 ore liquami sversati nel mare pescarese? Pescara Mi Piace lancia l'allarme

Fiorilli e Foschi di Pescara Mi Piace chiedono spiegazioni in merito allo sversamento di liquami in mare per un malfunzionamento del depuratore, avvenuto il 25 maggio scorso. "Perchè Alessandrini è rimasto in silenzio?"

Un maxi sversamento di 27 ore di liquami nel mare di Pescara, il 25 maggio scorso a causa di un malfunzionamento del depuratore. La denuncia arriva da Pescara Mi Piace che, con l'ex vicesindaco Fiorilli e Armando Foschi lancia l'allarme chiedendo spiegazioni non solo al sindaco Alessandrini ma anche a tutti gli enti competenti.

Secondo Pescara Mi Piace, infatti, non è stato comunicato pubblicamente il fatto e soprattutto le analisi condotte dall'Arta all'indomani dell'episodio che avrebbero mostrato valori anche 12 volte superiori di liquami rispetto ai limiti di legge. "Ora, non possiamo non restare interdetti dinanzi a questi documenti, e comunque nessuna Istituzione ha ritenuto importante informare la cittadinanza, nessun Ente pubblico, seppur informato della vicenda, ha ritenuto di dover garantire la necessaria trasparenza a una vicenda gravissima. Anzi, se torniamo indietro, ci ritroviamo i proclami con cui il sindaco Alessandrini e l’assessore Scotolati si sperticano a dire che il mare di Pescara è ‘pulito’, candido, immacolato, negli stessi giorni in cui i Laboratori dell’Arta ne certificavano le condizioni di massimo inquinamento.

FOSSO VALLELUNGA, LIQUAMI IN MARE

E allora i conti non tornano più e dopo un anno riproponiamo gli stessi interrogativi: è possibile che sia permesso dalla legge aprire i bypass e scaricare litri e litri di liquami, senza alcuna depurazione, ogni volta che una città sia bagnata da poche gocce di pioggia? E’ possibile che un’Istituzione come l’Aca, l’azienda che gestisce il sistema acquedottistico del pescarese, certifichi la presenza di livelli di inquinamento disastrosi, con oltre 100mila escherichiacoli contro un limite di 5mila, e non abbia il dovere di informare ufficialmente la popolazione? È possibile che anche il sindaco sia esonerato da tale onere, pur essendo il primo tutore della salute della popolazione? E perché le analisi di quei due campionamenti sono state eseguite solo dal Laboratorio dell’Aca e non dall’Arta?"

Pescara Mi Piace ha fatto sapere che tutto il materiale informativo sarà inviato alla Procura come già accaduto in passato, per chiedere verità e soprattutto accertare le responsabilità di questo ennesimo episodio riguardante il mare cittadino. "Ricordo che da parte delle Istituzioni, tacere le reali condizioni di salute del nostro mare, non significa fare un favore agli imprenditori balneari o salvare la stagione o l’immagine della città”.

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