Cos’è la vitamina D e i cibi migliori per integrarla
La vitamina D regola il metabolismo del calcio, utile nell’azione di calcificazione delle ossa, e mantiene nella norma i valori di fosforo nel sangue
Chiamata anche vitamina del sole, la vitamina D è prodotta generalmente dal nostro corpo attraverso l’assorbimento della luce solare. Per svariate ragioni, e soprattutto in questo momento di pandemia globale ed emergenza sanitaria, alcune persone possono esporsi poco o per niente, relegandosi a un vero e proprio isolamento domestico.
Basterebbe anche posizionarsi un’ora al giorno davanti la finestra, ma se l’esposizione della propria dimora non è il massimo, allora non sarà sufficiente e bisognerà integrare la vitamina D con il cibo.
A cosa serve
La vitamina D regola il metabolismo del calcio, utile nell’azione di calcificazione delle ossa, e mantiene nella norma i valori di fosforo nel sangue. In generale, consente il buon funzionamento del sistema nervoso, delle funzioni cerebrali e del sistema immunitario.
Carenza di vitamina D
La carenza di vitamina D può avere conseguenze per le ossa, soprattutto nei bambini: possono verificarsi rachitismo infantile, deformazioni ossee e osteomalacia. Anche i denti risulteranno più deboli e soggetti a carie. Può essere collegata anche a episodi di depressione, in quanto influisce sulla produzione di seratonina, che è l’ormone del buon umore.
Alimenti ricchi di vitamina D
Per integrarla, bisogna scegliere con cura cosa mangiare. Ricordando che è scarsamente presente nei cibi, quelli che sicuramente la contengono sono i pesci grassi, come il salmone e le aringhe, uova, fegato e verdure verdi. L’unica eccezione è l’olio di fegato di merluzzo che ne contiene molta.