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Martedì, 19 Marzo 2024
Salute

Meduse: cosa fare in caso di puntura

In caso di contatto con meduse ci sono alcuni rimedi pratici e utili da mettere subito in atto, ma anche alcune cose da non fare, come usare l’ammoniaca o il succo di limone

Non succede spesso a Pescara, ma in caso di punture di medusa bisogna farsi trovare preparati. Mai farsi prendere dal panico. Bisogna essere lucidi e fermi, senza farsi sopraffare da ciò che è successo, nonostnte fastidio, bruciore e dolore.

Ci sono facili e pratici rimedi per lenire le punture di medusa. A questi fanno seguito anche una serie di operazione da non fare assolutamente, per evitare di peggiorare la situazione.

Prima di vedere cosa fare e cosa no, vi ricordiamo che le meduse sono creature composte al 98% di acqua, non sono letali in sé ma le loro ventose collocate lungo i tentacoli, ossia le ecnidocisti, contengono una sostanza formata da tre proteine che scatenano la reazione urticante una volta a contatto con la pelle umana.

Ecco perché la puntura, che in realtà è un “tocco”, prova eritema, dolore, gonfiore prurito. Le meduse presenti nei nostri mari non sono letali, anche se ognuno è suscettibile in modo diverso. Lo sono, invece, i celenterati presenti lungo le coste australiane e nei mari tropicali, il cui contatto può portare anche alla morte.

Cosa fare in caso di puntura di medusa?

  • Sciacquare la zona con acqua di mare. Aiuta a diluire le tossine rilasciate dai tentacoli non ancora penetrate nella pelle. L’acqua dolce, di contro, favorisce la rottura delle cnidocisti residue rimaste sulla pelle ed aumenta il senso di dolore;
  • pulire la pelle da filamenti residui. Se le ventose continuano ad aderire alla pelle, rilasciano tossine e irritano la zona. I filamenti vanno rimossi con una spatola di plastica, o qualcosa di simile, che serve a raschiare con estrema delicatezza la pelle, per eliminare i residui di medusa;
  • applicare un prodotto a base di cloruro di alluminio. Permette di lenire il prurito e bloccare la diffusione delle tossine rilasciate;
  • chiamare i soccorsi. In caso di reazioni gravi recarsi nella struttura medica più vicina.

Cosa evitare?  

  • No ai rimedi della nonna: quindi bagnare la zona con urina, ammoniaca, limone, aceto e alcol, perché si rischia di peggiore l’irritazione;
  • non strofinare e grattare la parte infiammata: si potrebbe correre il rischio di aumentare il rilascio delle tossine da parte delle cnidocisti residue rimaste attaccate alla superficie cutanea.
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