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Come riconoscere il calo glicemico?

Glucosio e insulina devono essere bilanciati, vivere una situazione di perfetto equilibrio nel flusso sanguigno

Glucosio e insulina devono essere bilanciati, vivere una situazione di perfetto equilibrio nel flusso sanguigno. Il calo glicemico, o ipoglicemia, si manifesta quando c’è troppa insulina. Se ce n’è poca, si parla di iperglicemia.

In genere questo problema affligge le persone che hanno il diabete e sono costretti a monitorare continuamente i livelli di glucosio (o zucchero) e insulina.

Cosa succede in caso di ipoglicemia? Se c’è un calo glicemico improvviso, le conseguenze saranno convulsioni e perdita di conoscenza.

I livelli che scendono sotto i 70 milligrammi per decilitro, sono considerati bassi e spesso pericolosi.

Sintomi del calo glicemico

I primi segnali, che devono allarmare soprattutto i soggetti a rischio sono: mal di testa, tremori, sudorazione e fame.

In questi casi, la persona deve cercare di allertare coloro che possano aiutarlo all’istante e restare per verificare l’andamento del suo stato di salute. Il calo può, infatti, verificarsi in qualsiasi momento, anche di notte.

Altri sintomi, ben più gravi, sono: convulsioni, sonnolenza, confusione e incoscienza.

Come trattare l’ipoglicemia?

Innanzitutto si devono tenere sotto controllo i valori. Se c’è poco zucchero, si consiglia di mangiare da 15 a 20 grammi di glucosio o carboidrati semplici, come mezza tazza di succo di frutta. Dopo averlo fatto, bisogna ricontrollare lo zucchero nel sangue: se il livello di glucosio non è aumentato oltre 70 mg / dl, consumare altri 15-20 grammi di glucosio.

Se i sintomi non vengono rilevati prima che un individuo perda conoscenza, qualcuno dovrà assumere il controllo della situazione. Perdere conoscenza, è più comune tra i soggetti inconsapevoli, una condizione in cui non ci sono sintomi di ipoglicemia. Potrebbe essere necessario iniettare glucagone, un ormone prescritto, che stimola il fegato a rilasciare glucosio nel sangue. C

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